Un libro sulla perdita del proprio figlio: "Ho scritto d'amore. Voce di una mamma" di F. Losquadro. Venerdì 13 maggio, ore 18,30, nell'Itcgt "M. Capitolo.
Elaborare l'esperienza di sopravvivere
all'innaturale e immensa perdita di un figlio, sostenuta da un'incrollabile fede che trasforma il dolore in
speranza e ci proietta verso il bene e la
comunione con gli altri, nonostante che nulla sia più come prima per
l'intera famiglia.
È questo il senso della profonda testimonianza di Fausta
Losquadro, insegnante elementare in pensione, condensata tre anni dopo il lutto
nel libro "Ho scritto d'amore. Voce di una mamma", con la prefazione del
cardinale Esilio Tonini. Un testo per tutti, intenso, scorrevole ed emozionante.
La seconda edizione contiene, oltre ad alcune fotografie in bianco e
nero, i contributi di tanti amici che
hanno conosciuto il giovane architetto Mariano Pugliese, morto nel 2006.
Sarà presentato a Tursi questa sera (venerdì
13 maggio), alle ore 18,30 nell'aula magna "N. Marrese" dell'Itcgt "M.
Capitolo", in via Santiquaranta. Interverranno la poetessa Rosa Maria Fusco, il
sindaco Giuseppe Labriola, il dirigente scolastico Angelo Castronuovo e
Domenico Miolla, già direttore didattico, pisticcese come il moderatore
Giuseppe Coniglio, storico e giornalista. Conclusioni di mons. Francescantonio
Nolè, vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro.
Nata
nel 1942 ad Altamura (BA), dove è rimasta
per diversi anni, Fausta Losquadro si è
trasferita a Pisticci (MT),
continuando a insegnare nella scuola Elementare per trentatrè anni. In pensione dal 1997, svolge attività
di catechista e di volontariato presso l'Associazione "Maria di Nazareth", fondata nella
cittadina da Rosetta Laviola (ne è un resoconto il suo libro "Itinerari di solidarietà", del 2006).
Mariano Pugliese, gemello di
Stefania e fratello di Massimo, dopo aver frequentato l'Istituto tecnico per
geometri a Matera, si era laureato alla Facoltà di architettura di Firenze, con
una tesi sul recupero del natio rione Dirupo, nel centro storico si Pisticci. Amava
il mare, tifoso della Juventus, nel 2000 aveva sposato Elisabetta, che cinque
anni lo ha reso padre di Franceschino. Eletto consigliere comunale nel 2002,
ha perso la vita sulla Basentana, il 13
giugno 2006, in un incidente stradale. È stato per anni donatore
dell'Avis, che gli ha poi intitolato la locale sezione e bandito un concorso
per giovani architetti, ingegneri e designer. A lui è dedicata anche la sezione
internazionale "Cinergie" del Lucania Film Festival.
Verdiana C. Verde
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