Il genio di Franz Schubert: lirico, romantico, intimo e nostalgico
Franz Schubert (31 gennaio 1797 - 19 novembre
1828 ) nasce a Liechtenthal, vicino a Vienna. Imparò dal padre a suonare il
violino e a sette anni fu affidato a Michael Holzer, maestro del coro della
parrocchia del paese, che gli diede lezioni di contrappunto e gli insegnò a
cantare e a suonare l'organo (a lui Schubert dedicherà nel 1825 la sua Messa in do maggiore).
Holzer ripeteva di non aver mai avuto un
simile allievo, ed era solito contemplarlo con le lacrime agli occhi dicendo:
«In che posso essergli utile? Quando voglio insegnargli qualcosa, la sa già», e
un giorno in cui Franz riuscì a elaborare un tema in modo eccezionale per la
sua età, lo stesso esclamò: «Ha l'armonia nel dito mignolo!». Il 30 settembre
1808 Schubert superò l'esame per entrare come corista nella Cappella Reale e
poté così frequentare il Reale Imperiale Convitto Civico. Risalgono a tale
periodo le sue prime composizioni. I cinque anni di collegio, infatti,
rivelarono un fanciullo completamente sedotto dalla musica che amava eseguire
soprattutto in quartetto con i fratelli e il padre.
Franz era un uomo semplice
e buono nelle amicizie e al pianoforte rivelava tutta la sua dolcezza. Nel 1813
abbandona gli studi per diventare assistente del padre presso la scuola in cui
insegna. L'anno successivo incontra la poesia di Goethe, che sarà la fonte di massima
ispirazione per i suoi Lied fino alla morte. Nel 1815 Schubert scrive il
"Erlkönig"; alla fine del 1816 si contano già oltre 500 Lieder per voce e pianoforte (i lieder
sono una forma musicale tedesca popolare). Con il sostegno di Franz von Schober
e di alcuni amici, che lo finanzieranno per tutta la vita, nel 1816 lascia la
famiglia ed il lavoro nella scuola del padre.
Nel 1814 compose una Messa per le celebrazioni del centenario
della parrocchia natale di Lichtenthal. Fu in questo contesto che conobbe i
Grob, commercianti in seta. La figlia Therese, dotata di una voce capace di
notevoli modulazioni, eseguì la parte del soprano. Incominciò una relazione tra
i due, ma la prospettiva matrimoniale naufragò a causa delle ristrettezze
economiche in cui versava Schubert. Therese sposò il 21 novembre 1820 il
panettiere Johann Bergmann, in condizioni decisamente più agiate. Una grave
malattia venerea, la sifilide, già manifestatasi nel 1822, aveva da tempo
minato il fisico del musicista, che non riuscì a resistere ad un attacco di
febbre tifoide, contratta ad Eisenstadt durante una visita alla tomba di Franz
Joseph Haydn. Morì il 19 novembre 1828 a soli 31 anni.
Le sue sinfonie rimasero
sconosciute per decenni dopo la sua morte. La sinfonia n° 8, Incompiuta, fu composta nel 1822, ritrovata solo nel
1865 ed eseguita 37 anni dopo la morte del suo autore; questa sinfonia si
distingue dalle altre per l'intensa drammaticità, per i temi dolcemente
contemplativi i ritmi di marcia e le melodie di carattere popolaresco, forse il
maestro ebbe paura di non poterla concludere adeguatamente, ma l'incompiutezza
è solo formale in realtà rimane una delle sue composizioni più mature.
Le
composizioni di Schubert sono ricche di forza melodica essenzialmente
romantica, nostalgica, intima e soggettiva. Egli fu un precursore del
linguaggio musicale sinfonico e, a distanza di anni, venne considerato la vera
risposta al genio di Beethoven, e forse il destino ha voluto che i due grandi
musicisti riposino a pochi metri di distanza l'uno dall'altro nel cimitero
viennese di Wharning.
Antonella Gallicchio
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