Colobraro - Sarà il gruppo bandistico di Colobraro a rappresentare la provincia materana (sono due da tutta la regione) in Vaticano, per la Rassegna nazionale del 50° della fondazione dell’Associazione nazionale bande italiane musicali autonome, che si concluderà verso mezzogiorno di domenica 25 settembre, con l’attesa dell’Angelus del papa Benedetto XVI. L’appuntamento in piazza San Pietro a Roma con il Santo Padre è stato adeguatamente preparato dalla locale Associazione culturale musicale “Michele Carafa”, che eseguirà tre inni religiosi all’interno della liturgia della messa presieduta da mons. Angelo Comastri, responsabile della Fabbrica di S. Pietro, ed altri brani classici e tradizionali nella marcia di avvicinamento da Castel Sant’Angelo e durante la sfilata per la via Della Conciliazione. Sabato notte la partenza della “Banda Carafa” in pullman e rientro appena dopo l’esibizione, sempre accompagnata da don Francesco Lacanna, Vicario della diocesi di Tursi-Lagonegro e dall’assessore provinciale Mario Curari, dal M° Pasquale Pisani, direttore concertatore, e dal vice Antonio Liberale, dal capo banda artistico Gianbattista Pisani e dal Presidente Alberto Modarrelli (anche al sax soprano). “Tramite l’Anbima, alla quale aderiscono 65.000 soci impegnati nel volontariato culturale, è un onore ed un riconoscimento al valore espresso in un decennio di apprezzata attività concertistica (ricordiamo i concerti in piazza Duomo a Milano nel 1999 e a San Michele di Bari lo scorso anno)”, ci ha detto Mario Favoino, 60 anni, strumentista del flicorno basso, “perciò, parteciperemo al completo e con una cristiana ricchezza interiore”. Del gruppo bandistico, che ha raccolto la dignitosa tradizione bandistica degli anni Quaranta del Novecento colobrarese, nobilitata da quella più antica del compositore Principe Michele Enrico Carafa (Napoli 1787 – Parigi 1872), oggi fanno parte quarantuno elementi, una decina i talenti femminili, con ragazzi, giovani, adulti e anziani anche dei comuni di Valsinni, Policoro, Tursi e Senise, dai 10 anni (Giacomo Marsico, corno, e Ivano Petrigliano, tromba) ai 73 (Battista Pisani, clarinetto), tra studenti, artigiani, impiegati e pensionati. Accanto all’attività concertistica e di animazione delle festività in genere, l’associazione, inoltre, si occupa della formazione musicale già dalla tenera età degli appassionati, svolgendo un encomiabile lavoro di orientamento e preparazione teorica e tecnico-strumentale per tutto l’anno, nell’intera area del Basso Sinni. L’insieme dei musicisti è composto da: Lucia Bellitto, Angela Ciancia, Felicia De Lillo, Katia Di Matteo, Nadia Petrigliano, Fabio Truncellito, Rocco Tuzio, tutti al clarinetto; Raffaella Modarelli, Vincenzo Abbondanza, Vincenzo Fiorenza, sax contralto; Francesco D’Alessandro, sax baritono; Amalia Cafaro e Giuseppe Viceconte, sax soprano; Anna Palermo, Giuseppe Modarelli e Domenico Scognamiglio, piccolo Mi b.; Claudio Truncellito, piatti; Vincenzo Viceconte, cassa; Vincenzo Lippo e Vincenzo Tito, sopranino; Giuseppe Viceconte, tamburo; Angelo Cifuni, Fabrizio Corbino, trombone tenore; Giuseppe Petrigliano, flicorno tenore; Claudio Altieri, Pierpaolo Modarelli e Rocco Palazzo, flicorno basso; Giuseppe Di Matteo, Antonio Liberale e Rocco Viceconte, flicorno baritono; Maria Maddalena Lippo, Annalisa Virgallito, Alberto Donadio, Mario Palazzo, Antonio Truncellito, tromba. Un esempio collettivo di passione quasi professionale, portata avanti con serietà, sacrifici e lungimiranza, da Colobraro fino alla benedizione del Papa.
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