Tursi - “E’ stata una serata musicale di livello elevato e di gioia condivisa, ma soprattutto di grande ascolto interiore”, così mons. Francescantonio Nolè, ha sintetizzato il senso della sua partecipazione al termine del tradizionale appuntamento con il “Concerto dell’Epifania… “, giunto alla nona edizione, quest’anno dedicato proprio al Vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro, nel quinquennale del suo arrivo. A rendergli omaggio oltre cinquecento persone, tra i tanti il maestro Carmelo Antonio Bruno, tursitano, una vita trascorsa ad insegnare al Conservatorio Duni di Matera e ritenuto il maggior compositore lucano vivente. Numerosi anche gli ospiti, dall’assessore regionale Carlo Chiurazzi ai colleghi consiglieri Cosimo Latronico e Antonio Di Sanza, dal sindaco di Potenza e presidente dell’Anci Basilicata, Vito Santarsiero, a parecchi altri sindaci del circondario e del potentino (dove sono le origini del presule), rappresentanti politici, istituzionali ai diversi livelli, accolti e ringraziati al termine dal sindaco di casa Salvatore Caputo. Accanto al festeggiato, la presenza iniziale e straordinaria di mons. Francescantonio Cuccarese, arcivescovo emerito (già di Acerenza, Caserta e Pescara Penne), amato dal popolo dei fedeli non solo di Tursi, dov’è nato e dove trascorrerà la vita di pensionato, alternandosi con l’esperienza di Canonico della Basilica di San Pietro in Roma, incarico ricevuto in dicembre da papa Benedetto XVI. Svoltosi sabato 7 gennaio, come sempre nella centrale cattedrale di Maria Santissima Annunziata, “l’evento si è arricchito di diverse e importanti novità” ha specificato nell’introduzione Antonio Lagala, presidente della locale Acli, “anche con il concorso dell’Amministrazione comunale e di alcuni sponsor locali” (ma è apparso eccessivo citarli in chiesa), organizzatore con don Battista Di Santo, parroco della Cattedrale. Sobria la presentazione di Luigi Di Lauro, giornalista, presidente dell’Assostampa lucana. Nel corso della intensa serata si sono esibiti quattro cori polifonici, prima separatamente e poi tutti insieme nel gran finale con il bis del “Gloria” di A. Vivaldi. Diretto dal maestro Francois Muscolino, anche direttore artistico del concerto, il coro “Regina Anglonensis” di Tursi, che è nato nel 1997, nella circostanza formato da quaranta componenti, ha eseguito canti di J. Des Pres (“Ave vera Virginitas”), J. Arcadelt (“Ave Maria”), W.A. Mozart (“Ave Verum Corpus”), J.S. Bach (“Jesus Bleibet Meine Freude”) e una elaborazione di M. Teresa Gissi (“Wite Christmas”). Il coro “C. Monteverdi” di Nova Siri, del maestro Vittoria Maria Corrado, costituito nel 1995 a Policoro, con ventitre voci e Giovanni Bellusci all’organo, ha proposto composizioni di G. Croce (“Cantate Domine”), Mozart (“Laudate Pueri”) e C.A.Tindley-B.W.Baker (“The Storm is Passing Over”) e un canto popolare inglese (Fedeli su venite”). Sorto nel 1996, il coro “Esperia” di Policoro, del maestro Mario Demitolo, oggi formato da diciotto coristi, ha interpretato brani di G.P. da Palestrina (“Sicut Cervus”), A. Sala (“O nuit brillante”), J. Pierpoint (“Jingle bells”), un canto tradizionale francese (“Gli Angeli nelle campagne”) e Fratello Sole Sorella Luna. In un crescendo di coinvolgimento emotivo, si è sviluppata l’esibizione del Coro della polifonica Materana “Pierluigi da Palestrina”, che ha ripreso le attività concertistiche nel 1990, diretto dal maestro Carmine Antonio Catenazzo, tra i fondatori dell’Abaco, l’associazione dei cori di Basilicata (presieduta dal montalbanese Rocco Pontevolpe, pur’egli presente), che aderisce alla Feniarco nazionale. Con i ventidue elementi e l’organista Nicola Canosa hanno offerto una elaborazione di M. Crestani (“Cand’es nadu Gesus”) e di T.H. Burleigh (“Go tell it on the mountains”), “Riu riu chiu”, e autori come R. Bracesco (“Cancion de cuna”), A. Adam (“Cantique de Noel”) e G.P. da Palestrina (“Surge illuminare Hierusalem”). Insomma, tutti i gruppi hanno favorevolmente impressionato, con applausi convinti più o meno equamente distribuiti dall’affezionato pubblico. Poi il buffet nella sala consiliare offerto dall’Acli, mentre altri, in forma privata, si sono recati al Palazzo dei Poeti in Rabatana. Salvatore Verde
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