Tursi - “Aspettando l’Epifania” è ormai un appuntamento consolidato della sera della vigilia per i tanti appassionati, locali e di diversi comuni viciniori, oltre a parecchi amici, parenti e familiari dei protagonisti, che riempiono la Cattedrale Maria SS. Annunziata. La settima edizione del concerto di musica classica, religiosa e della tradizione popolare, eseguito dal Coro Polifonico della Cattedrale (di quaranta elementi), diretto da Francesco Muscolino, anche all’organo, e con il solista Emilio Ruggiero, al sassofono soprano, segna un deciso avanzamento organizzativo e qualitativo dell’evento, con la partecipazione del Coro Polifonico Esperia di Policoro (ventiquattro i coristi) guidato dal maestro Mario Demitolo. La presenza congiunta dei due gruppi, “capaci di formare una stimolante armonia”, è stata infatti sottolineata anche da mons. Francescantonio Nolè, vescovo della diocesi di Tursi - Lagonegro, al termine delle applauditissime esecuzioni, prima alternate e infine congiunta. Introdotto con parole di stimolo dal parroco don Battista di Santo e presentato con positiva sintesi da Brigitta Caputo, il concerto tursitano ha proposto musiche di M. Nosetti (“Adeste Fideles”), F. Caudana (“O mite Pargolo”), L. Van Beethoben (“Inno alla notte” e “Inno al Creatore”), J. Des Prez (“Ave Vera virginitas”), tutte accompagnate, insieme con il canto tradizionale “Astro del ciel”, dal numeroso coro di Tursi, mentre i colleghi ospiti hanno deliziato l’uditorio con brani sempre a cappella di A. Sala (“Nuit Brillante”), J. Pierpòint (“Jingle Bells”), il mottetto di G. Croce (“Cantate Domino”) e il natalizio “Tu scendi dalle stelle”. In assolo, il duetto Muscolino e Ruggiero ha emozionato tutti con il famoso “Adagio” di Benedetto Marcello e “Minute I – Minute II” di G.P. Telemann. In chiusura, i cori hanno eseguito insieme “Quanno nascette Ninno” di S. Alfonso M. De Liguori, con il gradito bis fuori programma di “Santo. Canto di acclamazione”, composto in onore proprio del Vescovo Nolè da padre Mario Curione, nativo di Fardella ma residente ad Ariano Lombardo (autore di nove fascicoli di musica liturgica, affidati al Coro Esperia in sala d’incisione e di prossima distribuzione). Insomma, una serata ricca di suggestioni non solo musicali, alla presenza del sindaco Salvatore Caputo, e con un’unica stonatura peraltro evitabile non solo per motivi di stile e di circostanza, quando la ritualità dei ringraziamenti finali ha incluso la politica. Un dono di etichetta che la civile Befana ci porterà, ne siamo certi, l’anno prossimo. Leandro Verde
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