Tursi - Alessandra Dagostini è la vincitrice della terza edizione del concorso
nazionale di poesia in lingua dialettale dedicato a "Albino Pierro". Scritta
nel 1995, "A Nonna Parla" è la sua lirica inedita ("sezione A- Tema libero") che
ha conquistato la giuria presieduta dal giornalista e scrittore Pasquale Montesano e composta dai
giornalisti Donato Mastrangelo (La Gazzetta del Mezzogiorno)
e Carlo Abbatino (La Nuova del Sud), dalla
poetessa Antonella Sandulli e dalla
prof.ssa Maria Cera. Originaria di
Vico Equense, in provincia di Napoli, laureanda in lettere moderne, la Dagostini ha trent'anni,
insegna nella scuola dell'Infanzia di Portici ed è al suo primo concorso. Al
secondo posto "A vita meia" della pisticcese Maria Grazia Giovanna D'Onofrio, di Marconia, seguita da "U
Puvuriell" di Pasquale Castaldi, di Missanello
(Pz); al quarto l'ex aequo: "Anna Sula"del torinese Valerio Cascini (stesso piazzamento nella sez. "B" con le poesie
"L'Meglio") e "U Castell De Favel" di Romano Corizzo, di Valsinni. Nella "sezione
B - Silloge", primo premio a
"Suluntoni" di Alfredo Panetta,
milanese originario di Reggio Calabria, vincitore anche nella "sezione C -
Libro edito", per "Petri' I Limiti".
Piazzamento d'onore (sez. B) a "Notte De
Luna Cena" di Amalia Anna Maria Marmo
di Pisticci , seguita da "Quanne M'aggi A Fermate A Penza" di Antonio Scarpone di Galdo degli Alburni
(in provincia di Salerno).
Svoltasi domenica sera nel
"cimiterio" antistante la chiesa di Santa Maria Maggiore, nell'antico scenario
della Rabatana di Tursi, la cerimonia di premiazione era presieduta da Rocco Campese, poeta e studioso locale
del dialetto di Tursi, e da Maria Domenica
Celano, presidente dell'associazione culturale onlus Magna Grecia Lucana di
Torino, che ha organizzato l'evento con il patrocinio del comune torinese e
tursitano, delle amministrazioni provinciali di Torino, Matera e Potenza, e
delle due regioni, Basilicata e Piemonte. Allietata dal fisarmonicista albanese
Petraq Zgurì e dalla declamazione dei
versi dei poeti Antonio Popia, Cesira Ambrosio e Francesco Gallicchio, di diritto nella "sezione E - Vincitori
delle precedenti edizioni", la serata ha visto la partecipazione del sindaco Antonio Guida e del vice sindaco Tommaso Tauro con il parroco
del borgo don Gianluca Bellusci,
sia nelle premiazioni sia quali giurati dell'estemporanea di pittura
sviluppatasi al mattino, tra i vicoli del rione arabo-saraceno. Ai tre ospiti il
dono delle sculture di pietra dell'artista Mimmo
Rago, presente con una mostra scultorea. Infine, il messaggio
augurale del poeta e scrittore Antonio
Valicenti, originario di Rotondella, già presidente del premio nel
precedente biennio, e l'intervento di Salvatore
Verde, giornalista e regista, che ha illustrato il rapporto del suo film
"Modo armonico semplice - L'asilo di un Maestro" proprio con Pierro, il Vate
Tursitano. Poi la cena, con gli ospiti ed invitati nel "Palazzo dei Poeti", la
nota struttura ospitante dei fratelli Popia,
Paolo, Vincenzo e Filippo, anch'essi
premiati per l'accoglienza.
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