Tursi - È un legame antico,
intenso e progressivamente fecondo quello dell'attore Antonio Petrocelli, anche romanziere, tra i caratteristi più bravi
e impegnati della cinematografia nazionale, con la città di Tursi, che visita
assai spesso, e soprattutto con il poeta Albino
Pierro (1916-1995), da lui amato, letto e studiato. Proprio l'interprete di
tante circoscritte parti significative in numerosi grandi film dei maggiori
registi della storia del cinema italiano (tra gli altri, ha recitato per Bellocchio, G. Bertolucci, Lucchetti, Mazzacurati,
Monteleone, Moretti, Nuti), autore del romanzo autobiografico "Volantini
ora tocca a me partire..." (2001, prefato da Adriano Sofri e adottato come testo
di narrativa contemporanea in diverse scuole secondarie superiori) è stato
interessato al progetto di traduzione del Vate tursitano in Olanda da parte di Silvia Terribili van Der Velden, anche esperta
d'arte, che collabora con l'Istituto Italiano di cultura nei Paesi Bassi,
autrice dal 2004 del complesso e inedito progetto (con il riconoscimento del
Ministero degli Esteri) ormai in dirittura d'arrivo. Il cinquantatreenne Petrocelli
sta infatti completando la versione e revisione delle liriche pierriane dal
dialetto tursitano in lingua italiana. I suoi testi saranno basilari per Maria van Daalen, nota poetessa del
Pese dei Tulipani, che dovrà tradurre il tutto in olandese. Quasi una
suggestiva opera antologica dell'universo poetico di Pierro, con la
riproposizione dei componimenti in versi dedicati più manifestamente al tema dell'amore,
raggruppati nel titolo provvisorio "Nu belle fatte" (letteralmente: Un bel
fatto). L'attore lucano è un appassionato "frequentatore" del poeta tursitano,
che ha conosciuto personalmente a Roma e dal quale ha ricevuto "anche consigli
e suggerimenti sugli accenti, importanti per le sue libere assonanze, per le
rime sparse. Da lui ricevetti la raccolta con dedica ‘Si po' nu jurne', in tal
modo incatenandomi per sempre alla sua poesia. Che ho analizzato e
approfondito, facendone pure brevi recital-citazioni che ho proposto con
affetto e ammirazione in molte parti d'Italia e all'estero". Un incarico di
"traduttore" affrontato con la consueta e riconosciuta professionalità,
meticolosità anche filologica e critica dei versi, di inappuntabile scavo
ispirativo, "per restituirne fedelmente e appieno il senso originario e
creativo, ritmico e arcaico di un Poeta vero, noto in tutto il mondo, che è
riduttivo definire dialettale, come avevano bene i intuito gli svedesi, che non
a caso lo vollero candidato al Nobel, si dice mancato per poco".
Laureato in Lettere, Petrocelli risiede con la
moglie e i due figli a San Casciano in Val di Pesa, nel cuore del Chianti in
provincia di Firenze, città dove si trasferì giovanissimo per debuttare in
teatro ed iniziare la sua lunga e qualificata carriera nella Settima arte,
oltre che in televisione (attualmente ha
terminato di registrare per Mediaset venti puntate della situation-comedy "Il
Mammo 3", con l'amico Enzo Iacchetti, in onda tra qualche
settimana). Ma è sulla scena dal vivo che si può sempre apprezzarne le
straordinarie doti interpretative e affabulatorie. È in attesa del suo secondo
romanzo, quasi la disincantata memoria (auto)biografica di un caratterista,
prossimo alla pubblicazione, mentre si avvicina il debutto del suo ultimo
spettacolo teatrale, il monologo "U Runzuliante", una traduzione
letterale del Ruzzante-Angelo Beolco, dal ‘500 padovano in lucano, con rimandi
anche alla lingua di Pierro, che vorrebbe fortemente essere prodotto nella
sua-nostra Regione. Intanto, tra i tursitani c'è anche chi lo vorrebbe
insignito della cittadinanza onoraria, come attestato di merito e di
gratitudine.
Salvatore Verde
BRAVO E
IMPEGNATO ATTORE
Tursi - Antonio
Petrocelli, attore di cinema, teatro e televisione, intelligente e
versatile, sensibile e impegnato, ha appena trascorso due settimane a
Montalbano Jonico, suo paese natale, dove vivono la madre (il padre è deceduto
lo scorso agosto) e la famiglia della sorella Camilla. La visita è stata propiziata "dall'audacia"
dell'associazione accetturese di volontariato "Le Primule" della dott.ssa Pina Velluzzi, che l'ha voluto, come
testimonial per la campagna regionale di prevenzione del devastante morbo di
Alzheimer, all'inaugurazione di un camper "che girerà nei paesi lucani, per
ricercare, attraverso le risposte ad un semplice questionario, l'eventuale
predisposizione alla malattia (perché a causa della demenza senile, diciamo
così, i soggetti ricordano cose lontanissime ma non quelle più ravvicinate nel
tempo recente) ". Petrocelli tiene molto a ricordare, è il caso di dire, che
"la manifestazione si è svolta sabato scorso proprio ad Accettura, all'insegna
di Pier Paolo Pasolini che amava
dire: ‘Dentro di me c'è un resto di giovinezza eterno', che ben fotografa la condizione di chi
purtroppo il morbo ce l'ha già".
s.v.
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