Tursi - Antonio Popia, con la poesia “U mgrand” (L'emigrante), è il vincitore assoluto della prima edizione del “Concorso di poesia in lingua dialettale Albino Pierro”, organizzata dall’Associazione culturale onlus “Magna Grecia Lucana” di Torino, con il patrocinio della Regione Basilicata, della Provincia di Matera e del Comune di Tursi. La meritata affermazione, molto applaudita, è rafforzata dal suo secondo posto per un altra lirica, " Mamma me' a latter" (Mamma mia la lattaia). La magia creativa di questo straordinario autore è tale che il normale lettore dei versi ignora di trovarsi di fronte a un autodidatta. Il rinato premio dedicato al Vate Tursitano, tenacemente voluto da Maria Celano, originaria di Valsinni e presidente dell’associazione torinese, si è concluso nel migliore dei modi, nel “Palazzo dei Poeti” in Rabatana, con un successo di critica e di pubblico, arrivato già al mattino in gran parte da diversi comuni lucani, con un’ampia risonanza nei media e con la diretta serale di Beatrice Volpe su Raitre di Basilicata durante la sobria cerimonia di premiazione. Emozionato e anche un po’ frastornato, Popia, nato a Tursi nel settembre del 1939, ha ricevuto dal prof. Antonio Valicenti, poeta e letterato di Rotondella, oltre che autorevole presidente della giuria, l’ambito premio (un ottimo rilievo in metallo del volto di Pierro realizzato dall’artista Giuseppe Dimichino, 83 anni, originario di Montescaglioso, ma anch’egli piemontese d’adozione). Al terzo posto l’altro tursitano, Antonio Bernardo, con la poesia “U' nom' tu’”'( Il tuo nome), seguito da Francesco Nigro, di Gorgoglione, con "Terr'" (Terra), al quinto Virginia Grassi con “Aotun Trenti” (Autunno Trentino), che si è aggiudicata anche la particolare sezione “poesia dell'immagine”. Nella sezione “silloge” (l’insieme da tre a quindici liriche), primo premio a Vincenzo Alberto Di Noia, nato a Tursi ma da decenni trasferitosi a Udine, e secondo posto per Francesco Gallicchio, anch’egli tursitano. Per il libro edito-inedito, premiata l’opera "Nivuli" di Teresio Malapassuto, piemontese del Monferrato, e piazzamento d’onore di Michele Mastronardi con "Voci antiche". Prima del buffet per gli ospiti, un breve profilo di Don Albino da parte di Rocco Campese, animatore culturale e studioso della lingua locale, una relazione di Maria Cera, già professoressa della scuola media di Tursi e da anni a Verona, e Antonella Santulli, con una giovanile testimonianza, entrambe in giuria, mentre alle pareti del ristorante-albergo erano esposte le accattivanti foto di una decina di paesi lucani dell’arch. Angelo Allegretti. A suggellare una serata notevole, la dichiarazione della presidente Celano sullo svolgimento della seconda edizione del Premio Pierro il 20 agosto del 2006, con le stesse modalità e nell’identico luogo. Più che opportuni, dunque, gli interventi del sindaco Salvatore Caputo e di Mario Curari, assessore provinciale di Matera, che hanno “reso merito all’iniziativa, impegnandosi nel futuro ad un adeguato sostegno”. Proprio nel finale, l’Associazione “Magna Grecia Lucana”, fondata nel 2003, ha voluto attestare dei riconoscimenti per la collaborazione fin qui ricevuta, assegnando dei premi speciali. Premiati i giornalisti Giovanni Quaranta, di Grottole, de “Il quotidiano”, e gli assenti Donato Mastrangelo di Ferrandina, nostro collega della Gazzeta del Mezzogiorno, con Filippo D'agostino, di Radio Basilicata 2, e Antonio Labate, per le poesie-canzoni, alcune ascoltate ad intervalli. Premio speciale per la poesia in lingua dialettale a Pasquale Montesano (pure assente), per il libro “La calma e il vento”, al noto pittore Luca Celano che ne ha raffigurato le poesie, e ad Antonietta D'Ursi (tutti valsinnesi), per la foto di copertina. Infine, ma non ultimo, il Premio Cultura Magna Grecia è stato attribuito a Raffaele Nigro, che lo ritirerà in occasione della presentazione del suo ultimo libro, “Malvarosa”, il 10 ottobre prossimo a Torino.
Leandro Verde
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