Apre il museo della poesia di Albino Pierro. Undici artisti si sono ispirati realizzando quadri
Si inaugura giovedì alle
17,30, il Museo della Poesia Pierriana nella casa-museo "Albino Pierro", nel
centro storico, a ridosso della piazza Plebiscito. Nella circostanza, sono
stati coinvolti undici artisti che hanno realizzato altrettanti dipinti,
ciascuno ispirato da una lirica del grande poeta tursitano.
Le opere resteranno
in mostra permanente ed esposti accanto agli oggetti decantati nei versi. Si
tratta dei pittori Luigi Caldararo, Vincenzo D'Acunzo, Nicola Filazzola, Donato Linzalata, Nicola
Lisanti, Antonio Masini, Nicola Pavese,
Rocco Santacroce, Margherita Serra, Maria Grazia Tarulli, Nino Tricarico. Alla
cerimonia, con loro saranno presenti il sindaco Giuseppe Labriola, il critico
d'arte Grazia Pastore e il consigliere comunale Francesco Ottomano, che è presidente
del Centro Studi "Albino Pierro", presidente della locale Pro Loco e presidente
del Parco letterario "A. Pierro". Ottomano, infatti, si sente investito della
missione di curare l'eredità culturale del Vate Tursitano, suo lontano parente (la
madre del poeta era una "prozia"), tanto che anche la sede legale del Centro
studi è nel suo domicilio privato.
Preceduta
da una conferenza stampa a Roma, l'iniziativa
è promossa dal Centro Studi onlus e dal Parco letterario "Albino Pierro"
nell'ambito dell'"Evento culturale Albino Pierro" del Piot 2013,
finanziato
adeguatamente, con il patrocino del comune di Tursi e dell'Apt di
Basilicata,
con la collaborazione della Società Dante Alighieri e de "I Parchi
Letterari". Scrivono
gli organizzatori:
"Il Museo della Poesia Pierriana è parte di un vasto
progetto di diffusione e promozione dell'opera e della vita del poeta,
un percorso che nel 2010 ha visto la
realizzazione del Parco Letterario, poi
gli interventi alla struttura della casa-museo (che non è la casa
natale, come si pretende di accreditare, ndr), con la realizzazione
della biblioteca ai piani
superiori che raccoglie molti libri appartenuti al poeta e sue opere (ma
non la
documentazione di studio, passata anni addietro all'Università della
Calabria,
ndr), e di una pinacoteca realizzata in occasione del decennale della
morte".
Lo
stesso Ottomano spiega: "Lo spazio museale è allestito al piano terra e
sarà un
luogo in cui la poesia di Pierro prenderà forma - I dipinti saranno
coadiuvati
dagli oggetti della tradizione popolare citati in essa. Si vuole così
tramandarli a chi non li ha mai visti, rendendo reali i luoghi,
gli attrezzi, gli usi ed i costumi che il Maestro ha raccontato nelle
sue
poesie".
Tutto bene? Non proprio, visto che la Casa-Museo è visitabile
solo su
appuntamento, non essendo in grado la Pro Loco, nè il Parco letterario e
neppure il Centro Studi di garantire l'apertura al pubblico neanche per
un'ora
una al giorno.
Salvatore Verde
La Gazzetta del Mezzogiorno, giovedì 31 ottobre 2013
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