Tursi - Organizzato unicamente dalla locale Pro Loco, (forse per l’incombenza del clima elettorale), nella chiesa Santa Maria Maggiore, situata nel bel mezzo dell’antico rione Rabatana, il convegno “Capire Albino Pierro” si propone di richiamare l’attenzione e l’interesse sul Vate tursitano non solo di studiosi ed estimatori, su uno dei più grandi poeti italiani del secondo Novecento, forse più considerato all’estero che in Patria, tanto da essere candidato al premio Nobel per diversi anni. Deceduto a Roma nel ‘95, Pierro è stato subito tumulato nel cimitero di Tursi dove era nato nel 1916. Negli anni appena successivi, la sua stella linguistica-letteraria originalissima ha continuato ad incuriosire e ad emozionare, tanto che i concittadini gli hanno dimostrato sincera considerazione intellettuale e culturale attivandosi, grazie al talento della poetessa Rosa Maria Fusco, per l’istituzione dell’annuale “Premio nazionale di poesia Pierro”, ma non riuscendo nell’idea del Parco letterario a Lui dedicato. Da circa tre anni però si registra un calo di tensione complessivo, anche a livello nazionale. Il “premio Pierro” non si fa più, la gestione della casa-biblioteca è quantomeno discontinua e inadeguata, manca un progetto accurato di riedizione delle opere, tutto sembra animato da una sorta di campanilistico movimentismo dei soliti affezionati, nell’indiffereza generale della nostra comunità (appena 27 presenti alla “tavola rotonda: Le carte di Don Albino” dello scorso 15 dicembre). Eppure la Pro Loco presieduta da Franco Ottomano sta tentando di realizzare un progetto culturale pur minimo di rilancio dell’opera e dei luoghi pierriani, con la sempre amichevole approvazione di Maria Rita Pierro, figlia del poeta, il sostegno multiforme di Rocco Brancati, giornalista Rai e quasi biografo del più illustre tursitano, e la intelligente presenza di amici ed esperti che, per onorare il passato legame con Pierro, sono sempre disponibili. Nella circostanza anche l’aspetto divulgativo e conoscitivo è stato tuttavia proficuamente valorizzato. Ci sarà, infatti, in apertura pomeridiana la premiazione degli alunni, delle scuole del comprensorio Basso Sinni, vincitori del concorso di poesia in dialetto “Albino Pierro – un luogo del mio paese”. Dopo i saluti del presidente F. Ottomano, di M.R. Pierro e del sindaco Antonio Guida, il convegno sarà moderato dalla prof.ssa Elisabetta Boccardi e concluso da Santino Bonsera, presidente del Premio Basilicata, cui seguirà la performance del gruppo di Pignola (Pz) “I Briganti”. Oltre a Brancati, autore di libro, cd-rom e sito internet dedicati al poeta, e che tratterà il rapporto “Il cinema e Albino Pierro”, interverrà il noto regista Luigi Di Gianni, con il documentario “Magia Lucana”, mediometraggio premiato al Festival del cinema di Venezia nel 1958, realizzato con la consulenza scientifica di Ernesto De Martino, sulle pratiche magiche lucane nei diversi aspetti della quotidianità. Una serata evento da seguire, dalle ore 17.30 di sabato 23 marzo, nell’antico rione “luogo dell’anima poetica” e in una “terra del ricordo e del silenzio”, come si ama dire. Salvatore Verde
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