SU RAIUNO IL DOCUMENTARIO DI
MARIA LUISA FORENZA
DEDICATO AL POETA PIERRO
Tursi - Approda su Rai Uno il documentario "Albino Pierro. Inchiesta su
un poeta" di Maria Luisa Forenza, autrice e regista
di origini lucane (con entrambi i genitori di Acerenza). Prodotto da Rai
Educational e Videocut, con la
fotografia di Alessandro Pesci e le
musiche originali di Arturo Annecchino, il filmato (51 min.) andrà in onda all'una di
notte tra il 21 e il 22 gennaio. L'inchiesta dispiegata dall'autrice (anche del
testo), è l'ideale seguito complementare dell'altro documentario girato dalla
stessa Forenza nel 1994, ma ancora
inedito, dal titolo "Albino Pierro e la terra del ricordo" (45', produzione Artevideo), che include una scelta di
poesie in italiano e in dialetto recitate dal Vate tursitano.
Condotto tra la Svezia e la
Basilicata, il viaggio della Forenza scandaglia la personalità e la poesia di Albino Pierro (Tursi 1916- Roma 1995),
consacrato fra i grandi lirici del Novecento italiano da critici come Gianfranco Contini e Gianfranco Folena, più volte candidato
al Nobel per la Letteratura per la sua produzione in tursitano dal 1959. Dialetto
della ‘terra del ricordo', villaggio mitico come egli trasfigurò il paese
natio, che trascrisse e reinventò in una neolingua attraverso cui esprimere
forti emozioni, ben testimoniato nel documentario dal linguista Tullio De Mauro, dal filologo Luciano Formisano, dal critico Emerico Giachery. Il paese natio nei
versi trasfigurò in villaggio mitico. Con un processo definito dal critico Francesco Zambon ‘sciamanico', Pierro
diede vita a immagini arcane della Lucania, una ‘geologia interiore' che Carlo Levi defini' come "un modo di vedere il mondo ... una radice
della realtà ... in un tempo che è veramente preistorico, ma che nel medesimo
tempo è anche storico". Nel mediometraggio è contenuta anche una testimonianza inedita di recitazione
filmata delle poesie di Albino Pierro, interpretate e lette da lui in persona,
un anno prima della sua scomparsa.
Tradotto in circa quaranta paesi
del mondo e in Svezia da Ingvar
Bjorkesson (apprezzato per le traduzioni di Dante, Leopardi, Virgilio), il
poeta lucano ebbe grande successo di critica negli anni '80 e '90, come
testimoniato dal drammaturgo svedese Magnus
Florin, e questo ne favorì la candidatura all'ambìto Premio dell'Accademia
di Svezia, che per un decennio prese in considerazione la possibilità di
conferire il Nobel a Pierro. Ma in quegli anni insorse una polemica che vide il
poeta Mario Luzi schierato contro
Albino Pierro sulle principali testate nazionali. Il dibattito si allargò, poi,
a buona parte della pubblicistica svedese. L'Accademia di Svezia sembrò
rispondere a quelle polemiche non assegnando il Nobel a Pierro. Il documentario
raccoglie le testimonianze in proposito di Mario
Nati, ex direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a Stoccolma, ed Enrico Tiozzo, docente di Letteratura
italiana a Goteborg.
La Svezia gli ha reso omaggio
sul palcoscenico con l'attore bergmaniano Ernst-Hugo
Jaregard, Margareta Kruge e Agneta Ekmanner, che sarà
protagonista, assieme all'attrice Claudia
Coli, di una trasposizione teatrale del documentario della Forenza. Lo spettacolo
per immagini, musica da pianoforte, poesia in calabro-lucano, svedese e
italiano, sarà ospitato a Roma nel maggio 2009 con la collaborazione
dell'Istituto Svedese di Studi Classici, l'Università della Calabria di
Cosenza, il Circolo Culturale "La Scaletta" di Matera. Inoltre, proprio il
circolo materano ha collaborato
per la realizzazione di un documentario televisivo sulla Città dei Sassi che
andrà in onda sabato 24 gennaio, alle 12.55 su RaiTre, nell'ambito del
programma TGR Bellitalia.
Salvatore Verde
MARIA
LUISA FORENZA, UNA REGISTA CALABRO-LUCANA TRA STORIA E POESIA
Maria Luisa Forenza, nata a Crotone,
laureata in Lingue e Letterature
Straniere, si è diplomata in Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di
Roma ed ha frequentato uno stage di Regia con Dusan MakavejevDino Risi e Francesco Maselli, e in teatro con Giancarlo Sepe, produce come autrice e
regista documentari per RaiTre, fra i quali nella serie di seconda serata "Storie
Vere" (tutti della durata di 30 minuti ciascuno): "Anab e le sue sorelle", inchiesta
sull'infibulazione delle donne somale profughe; "Ragazze Fiat", sulla condizione
operaia femminile nella fabbrica di Melfi; "Esquilino City", storie
di immigrazione a Roma in Piazza Vittoria; "Ritorno a Ventotene", cinquant'anni
dopo con ex-confinati nell'isola di Ventotene; "Io, tu e Lorenzo", un
triangolo amoroso fra adolescenti in una scuola "Montessori". Con brevi
documentari seriali, collabora a
programmi televisivi di prima e seconda serata sempre sulla terza rete Rai, con
gli autori Ippolito Pizzetti, Flaminia
Morandi, Maria Latella, Andrea Vianello. A Roma ha curato la regia di
spettacoli teatrali per ragazzi prodotti dal Teatro Verde di Maria Signorelli. presso l'Università delle Arti di Belgrado. Assistente
alla regia di
Realizza e produce
documentari-inchiesta di impegno e ricerca storica: "Guatemala Nunca Mas"(50'), racconto del genocidio del popolo Maya, con Rigoberta Menchù, in onda come speciale
Tg3-Rai (proiettato durante il Festival del Cinema di Venezia, Festival di Torino,
premiato al Festival del Cinema di Salerno nel 1999); "Mussolini: l'ultima verità"
(110') e "Il carteggio Churchill-Mussolini: l'ultima
verità" (95'), inchiesta storica sulla morte del dittatore, due
prime serate prodotte per "La Grande Storia" di RaiTre (distribuzione internazionale con
ElectricSky -UK, in Dvd con RaiTrade e negli Stati Uniti con Netflix con il titolo
"Mussolini. The Churchill Conspiracies"); "The Unholy Battle for Rome" (50'), la liberazione di Roma nel 1944, nella
ricostruzione storica di Peter Tompkins
e Robert Katz, prodotto da Lou Reda
Productions per History Channel di New York (in onda in Italia su Sky-History
Channel, titolo "Roma nazista"). Poi, l'incontro con la poesia di Pierro.
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