Tursi – Non è la prima persona tursitana arruolata nel Corpo degli alpini, ma giovane e particolare lo è di certo. L’abbiamo incontrata durante la sua licenza estiva, per un ritorno a casa atteso dal padre meccanico e dalla madre casalinga, ma anche dai tanti amici e coetanei curiosi. Interessati e pronti all’ironia. Possiede un entusiasmo disarmante ed una precisa determinazione, tanto da aver abbandonato dopo un anno gli studi di Scienze giuridiche. Nel 2001 aveva conseguito il diploma di maturità al Liceo socio-psico-pedagogico di Montalbano Jonico. Agli inizi di settembre, quando compirà 22 anni, saranno già due di onorato servizio, con la specializzazione di fuciliere assaltatore, includendo anche i tre mesi nel centro addestramento reclute di Ascoli Piceno e poi ad Aosta.Tutto è iniziato con la casuale partecipazione al quarto concorso straordinario di Foligno (Pg), superato il quale e le visite mediche, è stata reclutata come “volontaria di ferma breve” dell’Esercito italiano. “L’impatto è stato molto positivo e vorrei fare altri concorsi per rimanere”, dichiara subito, “perché ho passione per quel che faccio, con le diverse attività, i campi marcianti in montagna e in trasferta sulle Dolomiti. Ho acquisito anche la patente ‘C’, per la conduzione dei mezzi militari, ed i primi gradi, i prossimi da Caporal maggiore”. Prosegue il racconto di sè: “Ci vuole carattere, questo si, e a lungo andare non basta l’idea del semplice lavoro, di una occupazione, poiché questa è diversa da quelle usuali, e la stanchezza, quando c’è, comunque non ti pesa. La famiglia mi manca un po’, perché in un anno di caserma ho avuto solo una licenza di pochi giorni. Adesso, dopo sei mesi che si è stati in trasferta, per controlli di punti sensibili in Lombardia, è arrivato il periodo di riposo e di recupero psico-fisico”. A vederla non si direbbe, gentile e di bell’aspetto, con i suoi 161 cm di altezza e 55 kg di peso “forma”, ma è proprio dotata di forza interiore e coraggio adeguato, come devono avere tutti gli effettivi nella compagnia del grande e numeroso reparto alpino a Cuneo, dove sono appena quattro donne soldato. Tra di loro, c’è in assoluto la prima tursitana e forse in regione: Mirella Labriola. “Se altre ragazze in Basilicata hanno (avuto) la stessa esperienza” si appella, “vorrei mettermi in contatto con loro, tramite la Gazzetta, che ringrazio”. Leandro D. Verde
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