Bilancio comunale e bando sui rifiuti? "Sono atti impugnabili e annullabili". E il sindaco ribatte: "Siamo di fronte alla vuota irresponsabilità". L'associazione MuoviAmo Tursi tuttavia non farà ricorso al Tar. Il portavoce afferma che il Comune non avrebbe risposto, anche negativamente, entro 90 giorni (La Gazzetta del Mezzogiorno, giovedì 12 giugno 2014)
Il bilancio del comune e l'esito del bando della
gestione dei rifiuti sarebbero atti impugnabili. Lo sostiene MuoviAmo Tursi, l'associazione
politica locale che aveva promosso una petizione popolare di 466 cittadini, non
(ancora) presa in considerazione dalla civica amministrazione.
Proprio la mancata
discussione consiliare della proposta e un conseguente deliberato sarebbero
alla base dell'impugnabilità degli atti successivi, anzi, il portavoce di
MuoviAmo Tursi Mario Cuccarese sostiene addirittura che siano "annullabili". Protocollata
in data 1 aprile 2014, la petizione chiedeva un ritorno alla Tarsu per
l'annualità 2013, la revoca del bando sulla gestione dei rifiuti e la gestione
pubblica comprensoriale degli stessi.
«Siamo davvero rammaricati - scrive
Cuccarese - per il mancato recepimento delle nostre proposte. Il bilancio
comunale, approvato il 10 maggio, e l'esito del bando sulla gestione dei
rifiuti, aggiudicato provvisoriamente il 28 maggio 2014, sono impugnabili. Lo
prevede la normativa: gli enti pubblici locali sono tenuti a rispondere alle
istanze dei cittadini, legittimamente promosse, entro 90 giorni.
Però, prima
della conclusione del procedimento amministrativo, l'ente locale deve
rispondere, con provvedimento espresso all'istanza popolare legittima. Bastava
che l'amministrazione comunale deliberasse, anche solo sfavorevolmente sulla nostra
proposta, per evitare la impugnabilità degli atti. È una vergogna - conclude
Cuccarese - MuoviAmo Tursi non farà ricorso al Tar di Basilicata, nonostante
siamo così palesemente dalla parte della ragione e nonostante alcuni avvocati
ci abbiano già offerto una consulenza gratuita.
Siamo una forza politica
responsabile, che non darà il colpo di grazia ad una Città messa in ginocchio e
dissanguata da amministratori capaci di tutto, anche di approvare atti privi di
fondamenta normative. L'unico tribunale a cui ci affidiamo e che dovrà
giudicare questi soggetti, è il popolo tursitano, che debitamente informato,
sarà imparziale, irreprensibile e categorico nel suo verdetto».
Il sindaco
Giuseppe Labriola ci ha dichiarato: "Noi non ci sottraiamo al dibattito civile,
ma qui siamo di fronte alla vuota irresponsabilità. Noi abbiamo il dovere di
amministrare e di rispettare i tempi che ci impongono la normativa e lo statuto
dell'ente. Se qualche scienziato del diritto ritiene che ci siano le condizioni,
si attivino tutte le procedure. Francamente questi settari hanno stancato anche
la popolazione".
Salvatore Verde
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