Delegati PD del circolo di Tursi
Proprio a ridosso della consultazione per le elezioni regionali di Basilicata, il Partito Democratico ha svolto anche le sue assemblee sezionali per eleggere i delegati ai diversi livelli territoriali.
Venerdì sera (15 novembre), nel circolo di Tursi (sede di un comitato elettorale di via Roma), si è proceduto alla illustrazione delle diverse mozioni e quindi alla votazione, alla presenza di Vito Auletta, inviato dal partito, e del segretario regionale dei Giovani Democratici, il tursitano Felice Tauro.
Dei 67 iscritti al partito, 50 tesserati hanno partecipato alla consultazione, che ha dato il seguente esito: per Gianni Cuperlo 37 voti (sostenuto dai dirigenti locali Santamaria, Oliveto e Marra), a Gianni Pittella 6 (appoggiato da Palermo e Morisco), Pippo Civati 5 (indicato dal segretario sezionale Salvatore Calcagno) e 2 a Matteo Renzi (privo di qualsiasi rappresentante). La vincente linea di Cuperlo si aggiudica entrambi i delegati eletti, Roberta Giliberti e Giuseppe Marra.
Nella sezione i rapporti di forza all'interno non sono così lineari come il risultato potrebbe far apparire, nel senso che non costituiscono delle vere novità e, comunque, tutto è rinviato a dopo le primarie di dicembre, quando si dovrebbe capire realmente cosa accadrà a livello nazionale e locale.
A Tursi, infatti, su tutto incombe il trasversalismo delle elezioni per la Regione, già preceduto proficuamente dalla partecipazione alle primarie per il candidato presidente. Un dinamismo politico che ha registrato il sostegno a Marcello Pittella da parte di autorevoli esponenti dell'area moderata, di centro e di centro-destra, anche a livello delle istituzioni locali, e un recupero nell'area di centrosinistra.
Di certo, la Città della Rabatana è a una svolta e nulla sarà più come prima per la politica tursitana, non soltanto per il PD. Lo sanno bene i dirigenti sezionali che adesso dovranno misurarsi con le tante novità dettate da un ineludibile necessità di aprirsi e di rinnovarsi, nelle corretta dialettica politica.
Salvatore Verde
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