Dimissioni dei 9 consiglieri comunali: il Tar Basilicata si pronuncerà ancora l'8 ottobre.
Antonio Lauria si è costituito in giudizio difeso dall'avv. Giuseppe Panio
Non
cessa il tortuoso ragionamento giurisprudenziale intorno alle dimissioni (per
mandare a casa il sindaco) dei nove consiglieri comunali tursitani (sui sedici
assegnati all'ente, oltre al primo cittadino), presentate il 6 e reiterate il
14 marzo del 2008 (dopo il voto del 2007). Tutto pareva risolto e acquisito con
le recenti sentenze definitive del Consiglio di Stato sull'annullamento della
prima surroga e sulla validità delle stesse dimissioni, con relativa nomina del
commissario prefettizio e decreto presidenziale di scioglimento del consiglio
comunale. Invece no.
L'8 ottobre si terrà l'udienza di merito del Tar per la Basilicata presieduto
da Antonio Camozzi (che si è già espresso sempre in favore dei ricorrenti
rimasti in carica o subentrati: si badi che otto superstiti hanno surrogato
nove dimissionari, sia pure in due tempi). Il paradosso consiste nel
palleggiamento degli indirizzi interpretativi tra diverse sezioni del C.d.S.,
concordemente verso una giustizia sostanziale ineccepibile, e il Tar lucano,
sensibile a tutto ma incurante di nulla, che si ostina apertamente verso un
incomprensibile formalismo letterale e restrittivo rispetto alla volontà dei
dimissionari, a tratti con illogicità e stranamente privo di adeguate
motivazioni.
Neppure il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato
risparmiato da tanto macchinoso e ostinato bizantinismo cavilloso, che suscita
forte sconcerto e perplessità da più parti. Per caso la visita capita in questa
settimana cruciale per le sorti del comune (che rischia di non andare a votare
neanche nel 2010). Proprio il decreto di scioglimento del Presidente Napolitano
è stato impugnato e rischia di essere forse vanificato oggi (dopo una ventina
di interventi della magistratura amministrativa di Potenza e di Roma, dopo una
interrogazione parlamentare e dopo un balletto di tre riapparizioni del sindaco
Antonio Guida e altrettanti ritorni del commissario Emilia Felicita Capolongo
della Prefettura di Matera).
Per richiamare l'attenzione su questo caso più
unico che raro, lo ammette pure il Viminale, e per segnalare le gravi anomali
istituzionali, il consigliere dimissionario Antonio Lauria si è nuovamente
costituito in giudizio, assistito dall'avv. Giuseppe Panio, rivolgendosi al
Consiglio Superiore della Magistratura, ai ministri dell'Interno e della
Giustizia, oltre che al Presidente del Tar Basilicata e allo stesso Presidente
della Repubblica. Di disarmante linearità il suo appello: nessuno dubita che i
dimissionari (ai sensi dell'art. 141 del Tuel) sono nove, con atti volontari
davanti alla segretaria comunale, senza forzature o ripensamenti; "mentre
l'eventuale accoglimento del ricorso sarebbe un provvedimento ‘inutilter
datum', giacché, in esecuzione della sentenza definitiva del Consiglio di
Stato, il Consiglio comunale di Tursi rimane definitivamente sciolto".
Salvatore
Verde
dal quotidiano LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
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