Tursi - A conclusione di una intensa serata trascorsa nelle case dei cittadini per chiedere consensi per sé e per la lista “Democrazia è libertà. La Margherita con Rutelli”, abbiamo colloquiato con il sindaco uscente, che tenta la riconferma nell’incarico, Antonio Giovanni Alfredo Guida, alla presenza di quasi tutti i candidati. 54 anni il prossimo 18 giugno, coniugato, medico odontoiatra, il sindaco Guida si considera “non un politico professionista, ma prestato alla politica finché i cittadini lo vorranno”, avendo per poco tempo militato nel Cdu, dopo la scissione della Dc, ed essere approdato da subito nel Ppi ed oggi nella Margherita. Di temperamento mite ma forte, con tratti di riservatezza austera fusa anche a timidezza caratteriale, può ben vantare nella vivace ed instabile Tursi un piccolo ma significativo primato: dopo 24 anni è riuscito a portare normalmente a termine il mandato consiliare. Con grande disponibilità ci ha dunque così risposto. Quali le ragioni del suo fare politica e dell’impegno attuale? Risposta Guida: Certo per passione verso un impegno sociale e per la continuità dei programmi e degli obiettivi già avviati con l’amministrazione uscente, che, dopo molti anni ha ritrovato la stabilità politica, conquistata con grande tenacia e volontà, nonostante i diversi problemi che comunque si sono verificati nella coalizione (formata da Ppi, Ri, Prc, I Democratici, Ds, ndr). Che caratteristiche deve avere un sindaco per bene amministrare, atteso che tutti sono persone rispettabili nel privato? Soprattutto capacità di dialogo e di mediazione, grande senso di responsabilità e capacità di tutelare l’interesse collettivo con il proprio lavoro e attraverso i riferimenti istituzionali ai vari livelli. In caso di vittoria, come sarà formata la giunta? L’ipotesi dell’allargamento da quattro a sei assessori, prevista dalla nuova legge, come è valutata? Personalmente sono fiducioso sull’esito favorevole. La Giunta della nuova normativa è da noi ipotizzata solo a condizione di evitare appesantimenti del bilancio e senza ulteriori spese per l’Amministrazione, mentre si esclude al momento di aprire ad esterni, in quanto tecnici. La scelta interna sarà determinata dalla volontà dell’elettorato rispetto alla indicazione espressa dai voti, oltre ad una verifica delle capacità individuali. La maggiore coesione espressa oggi dalla lista consentirà una maggiore capacità operativa in un clima di serenità ritrovata, senza inutili discussioni. A livello locale c’è il “Centro”, formatosi con la Margherita, ma non il centro-sinistra, mancando in esso la “Sinistra”, cioè i Ds, appunto, che non ha accettato la sua ricandidatura. Perché è accaduto tutto ciò e cosa si sta facendo per ricomporre lo ”spirito dell’Ulivo”? Più volte ho chiarito che i radicalismi in politica sono sempre nocivi; nel caso, inoltre, alcuni fraintendimenti o incomprensioni hanno portato alla frattura dello schieramento che aveva vinto nel 1997, e questo è per noi motivo di amarezza, per il progetto politico complessivo. Noi ci auguriamo di poter sanare tale situazione, ricostruendo intorno alla Margherita tutto il centro-sinistra, avviando innanzitutto un dialogo e poi verificando quali possano essere le possibilità della sua ricostituzione. Ci dica alcuni punti più qualificanti del programma amministrativo. Sicuramente il recupero ambientale e architettonico del centro storico, partendo dalla Rabatana e dell’ex convento di San Francesco, e un’azione incisiva nel sociale. Proprio in questi giorni abbiamo inaugurato un centro sociale per anziani nel nuovo rione di Santi Quaranta. C’è poi un lavoro di sviluppo della nostra economia, di tutela dell’agricoltura e di stimolo dei flussi turistici dalla fascia Jonica nel nostro territorio. Oltre le buone intenzioni e valutando le competenze assegnate all’Ente locale, cosa può fare realisticamente un’amministrazione per migliorare la qualità della vita della propria comunità e per affrontare e risolvere i problemi più complessi? E' un lavoro sistematico che occorre fare, attraverso un processo di riqualificazione ambientale che parta dal basso dell’abitato, cioè da via Roma al rione Europa alla zona di nuova espansione, e risalga nel centro storico, con il recupero del verde, migliorando le qualità delle strutture scolastiche e sportive. Ci sono poi dei programmi notevolissimi da portare a compimento, che solo motivi tecnici e burocratici ci hanno differito nel tempo, molti dei quali già finanziati, in appalto o prossimi alla cantierizzazione. Forse avremmo dovuto avere una più adeguata capacità di pubblicizzare il nostro lavoro e le cose buone fatte, ma sicuramente deve realizzarsi ancor più la vicinanza all’elettorato e ai cittadini. Dopo questo quinquennio toccherà ad altri proseguire nell’esperienza, e ai Ds di Tursi rivolgo l’invito a votarci perché siamo ideologicamente nel centro-sinistra, abbiamo lavorato insieme e quello che si andrà a realizzare è anche il frutto del loro impegno. Salvatore Verde
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