Giunta comunale anomala a Tursi: sei i componenti. Crisi risolta? Forse
Il sindaco di Tursi Giuseppe Domenico Labriola (PdL)
allarga la Giunta (da cinque a sei componenti) e chiude la crisi all'interno
della maggioranza (la sua lista "Per
Tursi. Alleanza, Impegno e Libertà", formata da PdL, Udc, Api, PD, era l'unica in competizione a marzo del 2010). La
soluzione di aggiungere un quinto assessore, Gaetano Bruno (Udc), arriva dopo quasi due mesi ed è certo clamorosamente
in controtendenza, tanto più per un comune di 5.200 abitanti e con l'assemblea
consiliare composta di 16 consiglieri
più il sindaco, anche se la spesa complessiva per l'indennità
di funzione prevista il 15 aprile 2010 rimarrà invariata.
Dunque, la quadratura politica è stata trovata proprio
con la nomina del nuovo assessore e di fatto con l'attribuzione di incarichi a
tutti i diciassette componenti del consiglio comunale. Il sindaco aveva avocato
a sé le deleghe assessorili e dei consiglieri il 1° marzo 2012, le ha poi
nuovamente assegnate il 12 aprile e giovedì scorso l'ultimo provvedimento che ne
definisce la completa fisionomia: Salvatore
Cosma, assessore, riconfermato vice sindaco, Polizia municipale e ambiente;
Antonio Caldararo,
assessore, Bilancio, programmazione, turismo e cultura, con sub-delega al consigliere Francesco
Ottomano; Nicola Gulfo, assessore, Attività produttive e
trasporti; Vincenzo Popia, assessore, Pubblica istruzione,
patrimonio e tutela del centro storico; Gaetano Bruno, assessore,
Affari generali, contenzioso, agricoltura e sport, con sub-delega a Salvatore Cavallo,
questi anche presidente
del consiglio comunale e delegato all'Associazionismo. Altri consiglieri delegati, che dovranno coadiuvare il sindaco: Dino Di Paola e Vincenzo Sarubbi, ai Lavori pubblici; alle Politiche sociali Antonio Lagala e Maria Montesano (anche Pari opportunità).
Dal sito ufficiale del Comune, risultano (ancora) assegnate deleghe pure ai
consiglieri: Antonio Lauria, Politiche
ambientali ed energetiche oltre alla
delega, con un prossimo atto separato, di rappresentare il Comune nella
conferenza dei sindaci del nuovo ente Area Programma Metapontino-Collina
Materana; Giuseppe Modarelli, Affari generali e contenzioso; Isidoro
Francolino, Politiche agricole e rapporto con le Frazioni; Salvatore Cristiano, Tutela
del territorio; Giuseppe Cuccarese, Viabilità. Resta al
sindaco Labriola la delega al Personale -
Lavori Pubblici, Politiche Sociali. Esigenze di equilibri con paventati diktat e
dimissioni hanno indotto il primo cittadino, sia pure controvoglia, a risolvere
in tal modo il conflitto apertosi già pochi mesi dopo la sua indubbia vittoria
elettorale. Adesso si sono delineati almeno due gruppi, uno formalizzato proprio
durante la crisi con otto firme ("Uniti per Tursi"): Caldararo, Bruno, Sarubbi,
Lagala, Di Paola, Cristiano, Ottomano,
Modarelli. E questo ha imposto un riequilibrio dei rapporti, anche
nell'esecutivo.
Salvatore Verde
Quali i presunti
riferimenti normativi per
l'adozione del provvedimento di allargamento della giunta a sei (sindaco
compreso)? Tutto dipenderebbe dall'arrotondamento all'unità successiva
del
numero degli assessori, un quarto rispetto ai diciassette consiglieri
(incluso il primocittadino), limite massimo imposto dall'art. 2, comma
185, della legge 23
dicembre 2009, n. 191; inoltre, lo
statuto comunale, non è stato adeguato in senso restrittivo alle
modifiche
legislative successive al Duemila e ancor più in anni recenti. Insomma, è
materia giurisprudenziale di impugnativa, anche perché scaturita da un
arrotondamento per eccesso di una minima frazione decimale, oltre il
limite
fissato di un quarto. Ma forse il problema è solo politico: il sindaco
non
aveva la maggioranza in Giunta. Taluni, inoltre,valutano il tutto
nell'ottica
della realizzazione del parco eolico, uno dei maggiori in Basilicata, e
Labriola, riservandosi la delega ai Lavori pubblici, ha voluto
garantirsi maggiormente,
sempre che si faccia, come tutti sperano. Si, Tursi non è (ancora) un
paese con la voglia di ordinaria normalità. Ci sembra di rivedere i
cavillosi bizantinismi dei codicilli invocati nel passato recente (il significato
etimologico di "surroga", con tanto di citazione dello Zingarelli Minore,
oppure l'incompatibilità irrisa tra l'incarico elettivo di consigliere
regionale e quello di nomina di commissario straordinario di una ex
Comunità montana, con quali esiti è ormai noto a tutti).
s.v.
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