Giunta comunale rivista e corretta,
tra rimpasti e strappi nel "monocolore" (La Gazzetta del Mezzogiorno, 30 marzo 2013)
Terremoto politico, ma di
assestamento nella città della Rabatana. Il sindaco Giuseppe Labriola ha
rimpastato la giunta, ed è la terza volta nella consiliatura iniziata con
un'unica lista nella competizione del marzo 2010. Fuori il vice sindaco
Salvatore Cosma, sostituito dall'assessore Antonio Caldararo, con delega al
Bilancio e programmazione, turismo e cultura. Estromesso anche l'assessore
Vincenzo Popia.
Al loro posto i neo assessori Giuseppe Modarelli, Pubblica
istruzione, patrimonio e tutela del centro storico, e Salvatore Cavallo, Affari
generali, contenzioso, agricoltura e sport. Completano l'esecutivo i
riconfermati Gaetano Bruno, Attività produttive e trasporti, e Nicola Gulfo, Polizia
municipale e ambiente. Quattro i consiglieri comunali con sub-deleghe: Vincenzo
Sarubbi, ai Lavori pubblici; Antonio
Lagala, Politiche sociali; Giuseppe Cuccarese, Viabilità e traffico urbano;
Antonio Lauria, rappresentante nell'ente Area Programma Metapontino-Collina
mtaerana. Nel puzzle degli incarichi, manca soltanto da eleggere il presidente
del consiglio comunale, al posto di Cavallo, e potrebbe toccare a Francesco
Ottomano, Dino Di Paola o Salvatore Cristiano. Le deleghe al Personale, lavori
pubblici e politiche sociali restano al sindaco.
Insomma, una forte blindatura
a prova di interferenze che Labriola ha voluto attuare per il rilancio
programmatico dell'azione amministrativa, da realizzarsi con maggiore vigore e
tranquillità fino al termine del mandato, anche perché, dice, "non ho alcuna
intenzione di dimettermi e non sarebbe neppure giusto, per rispetto della
cittadinanza, degli elettori e degli amici consiglieri, anzi dovendo portare a
termine le cose avviate e in fase di realizzazione". Dopo il ritorno a tempo
pieno all'attività amministrativa, seguita a un periodo di convalescenza di
alcune settimane, il primo cittadino aveva già annunciato tale determinazione.
Il decreto sindacale, infatti, è di giovedì sera, ma soltanto venerdì mattina gli
interessati alla revoca hanno appreso la notizia, peraltro dal sito ufficiale
dell'ente locale.
Soprattutto con la consegna da parte del sindaco di due brevi
note a Popia e Gulfo, era chiaro a tutti che atti formali in tal senso
sarebbero stati adottati. "Con Gulfo si è trattato di un equivoco - chiarisce
il sindaco Labriola -, avendo io interpretato, nel nostro precedente colloquio,
un sintomo di stanchezza come una sua disponibilità, poi è venuto il
chiarimento puntuale". Il dato politico più rilevante, a parte la revoca a
Popia, è la rottura del rapporto davvero clamorosa, inaspettata e foriera di
sviluppi, con l'ex vice sindaco Cosma, anch'egli consigliere provinciale a
Matera con Labriola, eletto nel PdL, ma dallo scorso anno separatosi, tanto da
essersi candidato alle recenti elezioni politiche con la lista Mir di Samorì.
Salvatore Verde
Dopo le elezioni
amministrative del 28-29 marzo 2010, vinte dall'unica lista in competizione
(PdL, Udc, Api, Indipendenti e PD), la prima giunta del sindaco Giuseppe
Labriola era formata da quattro assessori e si è insediata il successivo 15
aprile, attribuendo pure delle sub-deleghe ai consiglieri il 30 dello stesso
mese. A dicembre del 2011 il ripristino dell'indennità di carica con valore
anche retroattivo.
Il primo marzo del 2012 il sindaco avoca le deleghe e, con
significative variazioni di contenuti, le riassegna il 12 aprile agli stessi
assessori, procedendo subito dopo a un allargamento della giunta da quattro a
cinque, con l'ingresso di Gaetano Bruno, fermo restando il vice sindaco Salvatore
Cosma. Nel mese di dicembre Maria Montesano, unico consigliere donna, passa
all'opposizione.
s.v.
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