Incontro con
Antonello Palermo, referente della sezione Aido di Tursi
Un giovane per guardare al futuro anche dell'Associazione
italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule di Tursi. È Antonello
Palermo, intraprendente tursitano, molto impegnato nel settore sportivo e
sociale.
Ci riceve nella lavanderia di famiglia per parlarci della sezione Aido
di cui è il referente.
Come e quando nasce la sezione tursitana?
La sezione nasce a Tursi nel 1997 e fa capo alla sezione
provinciale presieduta da Fabiano Popia con sede a Valsinni. Appena istituita,
la sezione trovò molta attenzione da parte dell'opinione pubblica, anche alla
luce dell'esempio che Fabiano Popia portava ed ancora oggi porta, con grande
forza nelle scuole e nelle piazze della provincia, ricordando la sua triste
vicenda personale (la figlia Rosella morì ancora adolescente in un incidente
stradale e i genitori acconsentirono all'espianto degli organi, ndr).
Attualmente gli iscritti alla sezione cittadina sono circa cento, con maggiore
presenza femminile, che mostrano sensibilità e vicinanza al nostro operato.
Quali sono le attività svolte dalla vostra sezione sul territorio?
Tutti gli anni in tutta Italia, nel mese di ottobre l'Aido
nazionale organizza le "Giornate della donazione e del trapianto", per
sensibilizzare la popolazione sulle tematiche della donazione e non solo,
attraverso una chiara e seria opera d'informazione, sia scientifica che
solidaristica. In questa occasione e dietro una donazione, oltre a distribuire una
piantina di Anthurium, simbolo della nostra associazione, provvediamo al
tesseramento di nuovi soci. Quest'anno l'iniziativa si svolgerà il 13 e 14 del
mese in tutte le piazze italiane.
A proposito del tesseramento, ci vuole illustrare quali sono i
requisiti per diventare soci?
Per aderire alla nostra attività di donazione, si procede al
tesseramento mediate una scheda dove si autocertifica che si acconsente
all'espianto degli organi. Ovviamente dopo aver raggiunto la maggiore età. L'iscrizione alla nostra associazione, grazie
alla legge n° 91 del 1 aprile 1999 recante "Disposizioni in materia di prelievi
e trapianti di organi e tessuti", assume valore legale ed è una valida
alternativa, più semplice e funzionale, al conferimento di dichiarazione delle
Asl. Ovviamente il cittadino ha la facoltà di modificare in qualsiasi momento
questa sua volontà. Quello che mi rincresce sottolineare è la scarsa importanza
che soprattutto nelle realtà piccole come la nostra, si da a questo tipo di
attività, nonostante le varie campagna di sensibilizzazione e di informazione
che vengono svolte periodicamente nelle scuole, dal presidente Popia in prima
persona e con l'aiuto anche di medici, per far capire la bontà dell'azione di
donazione. Per rendere l'idea di quanto detto, voglio ricordare che l'anno
scorso sono stati solo due i nuovi tesseramenti effettuati dalla nostra sezione
durante la "Giornata della donazione e del trapianto". L'obiettivo e la
speranza sono sempre quelle di aumentare il numero, soprattutto facendo capire
alla gente che dopo la nostra morte, possiamo ancora essere di aiuto agli
altri, concedendo un ultimo, grande gesto di generosità tramite la donazione.
Come vi relazionate con le altre
associazioni e con l'amministrazione comunale?
Con la realtà associativa locale c'è un buon rapporto,
basato sul rispetto e l'aiuto reciproco. Basti pensare che in occasione della
manifestazione da tenere in il piazza il 13 e 14, ci saranno anche esponenti
dell'associazione del basket e "Non solo 58", senza dimenticare che in passato abbiamo
collaborato con l'Avis in molte occasioni, anche in virtù dell'intesa nazionale
che intercorreva tra le due entità. Per quanto riguarda i rapporti con
l'amministrazione comunale posso dire che i rapporti, se pur minimi, sono
buoni, perché in fondo i nostri più stretti contatti riguardano direttamente i
cittadini e non le istituzioni in sé.
Salvatore Cesareo
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