INCONTRO CON FRANCESCO OTTOMANO, PRESIDENTE DELLA PRO LOCO
TURSI E DEL CENTRO STUDI ALBINO PIERRO, ANCHE CONSIGLIERE COMUNALE SUB-DELEGATO
ALLA CULTURA
Una vita vissuta sempre a mille all'ora e in prima fila
nell'impegno per le iniziative culturali. E' quello che Francesco Ottomano
continua a fare nella Città di Albino Pierro, non appena ha preso coscienza
delle grandi potenzialità di cui la sua terra è dotata. Lo incontriamo per
alcune domande.
Presidente Ottomano
ci dia qualche notizia biografica e come è partita la sua vicinanza alla
cultura?
Sono nato nel 1956 a Tursi, dove risiedo con mia moglie Maria Pia e le
nostre due figlie, che studiano a Roma. Lavoro nell'Itcgt "M. Capitolo" del mio
paese in qualità di assistente tecnico del laboratorio di chimica. Da 12 anni, per la precisione dal 2001, mi sono
avvicinato ufficialmente all'associazionismo per diffondere la cultura nella comunità.
Tuttavia, anche in precedenza sono sempre stato attento a tutte quelle iniziative che valorizzassero il
nostro territorio. Divenuto presidente della Pro Loco di Tursi, sono rimasto in
carica fino alla mia elezione nel consiglio comunale, poi con l'incarico di
assessore alla Cultura nel 2002, durante l'amministrazione del sindaco
Salvatore Caputo. Voglio ricordare che la Pro Loco, quando questa venne
rifondata nel 1998, era ormai "morta" dopo soli due anni di attività. A me
venne affidato il difficile compito di risollevarla e di farla durare nel tempo
e penso di esserci riuscito, visto che ancora oggi è un'associazione viva ed
operativa, risultando stimata ed apprezzata anche a livello regionale e
nazionale. A malincuore però, a causa dell'incompatibilità tra i due ruoli,
quello politico-amministrativo e quello associazionistico, dovetti abbandonare
la guida della Pro Loco, salvo poi riprenderla nel 2008. Nel contempo, nel
2007, è nato il Parco Letterario Albino Pierro.
Ci spieghi la struttura
delle associazioni.
Innanzi tutto, voglio precisare che l'idea di costituire il
Parco Letterario dedicato ad Albino Pierro nasce da un lavoro a monte, lungo e
che ha richiesto molto impegno nel tempo. Nel 2000, infatti, sono entrato in
possesso della custodia dei beni del poeta tursitano, conferitami da mia cugina
Rita Pierro, figlia del grande Albino, in quanto mio padre e Albino Pierro
erano cugini diretti. Così, mosso da un vincolo familiare e dalla forte
convinzione che il lavoro svolto da questo grande personaggio potesse essere un
traino indiscutibile per lo sviluppo della nostra terra, ho iniziato a cullare
l'udea di questo Parco Letterario, che ha poi visto la luce sette anni dopo. Tuttavia già nel 1998 fu
proposto la sua creazione, in concomitanza con quello di Isabella Morra a
Valsinni e di Carlo Levi ad Aliano. Purtroppo per noi, gli ultimi due vennero
realizzati, mentre per quello di Pierro abbiamo dovuto faticare di più, perdendo un
finanziamento cospicuo di circa un miliardo e trecento milioni. Nel 2007 siamo
entrati nei Parchi Letterari, per diritto ed auto-tassandoci, con la sola ferma
volontà di portare il nome del Poeta in tutto il mondo ormai. Per quanto
riguarda la Pro Loco invece, mi piace ricordare che essa svolge ormai
un'attività continua e costante nella nostra comunità, anche perché io sono
sempre della convinzione che le associazioni vanno fatte per durare nel tempo e
lavorare bene, perché la comunità non ha bisogno di "meteore" che nascono oggi con grandi proclami e finiscono
domani senza un apparente valida motivazione.
Un'osservazione condivisibile.
Come sono composte le due associazioni e quali attività ricorda con orgoglio.
Il Parco Letterario Albino Pierro che presiedo è composto da
Maria Rita Pierro, figlia del poeta, Luigi De Lorenzo, sindaco di Aliano e vice
presidente, e Rocco Brancati, capo-redattore del Tgr Rai-Basilicata e docente
universitario presso l'Ateneo lucano. In aggiunta ci sono altri cinque soci
fondatori, dunque un totale di nove persone, che per il momento resteranno
tali, in quanto ci siamo dati un indirizzo preciso di proseguire nel tempo
questa attività, evitando infiltrazioni negative, che purtroppo, soprattutto
nella nostra comunità, hanno impedito la corretta attività di un'associazione.
Non a caso, infatti, i soci fondatori di questo Parco Letterario sono, eccetto
me, tutti esterni all'ambiente tursitano. Nella Pro Loco, invece, i tesserati sono
cinquanta e l'associazione è aperta a tutti coloro che ne vogliono fare parte
con lo scopo unico di fare del bene per la collettività. Tra le iniziative che
ricordo con maggiore piacere, sicuramente l'organizzazione della
rappresentazione del Presepe Vivente prima nel centro storico (27 e 28 dicembre
2011, ndr) e poi a Matera, dove nell'ultima serata del 30 dicembre scorso,
Tursi è stata capofila nella rappresentazione suggestiva della Natività. Questo
evento, oltre che di una straordinaria bellezza, è una fonte di turismo che,
per il nostro comune e per la nostra economia, può essere determinante se
svolta in maniera limpida e appassionata. E penso, senza presunzione, di essere
riusciti fin qui ad ottemperare a questi criteri, portando a Tursi un notevole numero di visitatori in quel periodo
dell'anno, perché turismo si può fare in ogni periodo nell'anno e non solo in
estate.
Per concludere, come valuta
il rapporto con le istituzioni e con le altre associazioni presenti sul
territorio.
Con le altre associazioni abbiamo un rapporto aperto e
costante disponibilità, basti pensare che Biagio Laragione, presidente della
Protezione civile "Gruppo Lucano" di Tursi, fa parte della Pro Loco.
Collaboriamo con tutti insomma, rimanendo sempre dell'idea che ogni associazione
deve portare avanti un suo programma, senza accavallare o scavalcare altre
associazioni, perché se ognuno di noi porta avanti con convinzione e
determinazione un progetto, piccolo o grande che sia, tanti progetti unici nel
loro genere fanno un grande risultato. Se invece si vengono a creare doppioni,
sia di progetti che di associazioni, si viene a creare solo un danno per tutti
a scapito della collettività. Inoltre, posso dire di aver mantenuto sempre
ottimi legami con le amministrazioni che si sono susseguite nel corso degli
anni e questo per me è fonte di enorme piacere, perché significa che le
iniziative programmate ed organizzate dalle associazioni da me presiedute,
hanno uno scopo importante.
Salvatore Cesareo
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