TURSI - La sfida dell'intellettuale umile (di Pierantonio Lutrelli - Il Quotidiano della Basilicata)
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VERSO
LE COMUNALI - Intervista a Salvatore Verde, candidato "Alternativa
democratica". "Non faremo alleanze con chi è attaccato al denaro e alle
poltrone"
TURSI - Lui è un
tursitano che ha deciso di ritornare, dopo una parentesi di vita in
Lombardia. Persona dai notevoli interessi culturali, lavora come
maestro d'asilo e giornalista. Ex sindacalista Cgil (il padre del
referendum tra i lavoratori dell'amianto alla Materit di Ferrandina nel
1989) con un passato importante nella politica attiva. Vanta una
candidatura alla Regione ed una alla Camera dei deputati negli anni
'90, periodo in cui ricoprì il ruolo di assessore all'Ambiente della
Provincia di Matera dal '91 al '95. Salvatore Verde,
"self made man" poiché proveniente da una famiglia umile, è il
candidato sindaco a Tursi, designato dal gruppo civico "Alternativa
democratica".
Perché oggi un movimento civico e non i partiti?
"Le
elezioni soprattutto nei piccoli centri, sono l'unico strumento per
scegliersi gli amministratori del condominio un po' più grande,
chiamato Comune. Perciò ci rivolgiamo agli spiriti liberi di ogni
tendenza. Poi, le idee camminano con le gambe degli uomini e senza un
insieme di veri amici ogni progetto sociale è destinato a fallire.
Anzi, il gruppo pensa a una significativa candidatura anche alle
regionali, nel centro-sinistra".
Come intende amministrare?
"L'amato
paese ha urgente bisogno di persone normali, non di superuomini o di
scienziati della politica. Un ente locale, infatti, deve essere
amministrato come farebbe un buon padre di famiglia nella propria casa".
Ritiene di avere le caratteristiche per fare bene il sindaco?
"La
peggiore offesa alla nostra comunità è pensare ad un sindaco onesto, ma
isolabile perché altri possano manovrare a piacimento. Al contrario, un
sindaco deve avere una spiccata personalità e cultura ed essere
aggregante e giusto".
L'avvocato Nuccio Labriola sarà probabilmente il suo avversario del centrodestra.
"È
un professionista noto e stimato, che vive con ammirevole discrezione.
Ma con l'asse ormai certo Pdl-Udc a Tursi, è in atto un tentativo di
restaurazione, che è il contrario del "governo di salute pubblica" che
vogliamo sostenere.
Qual è l'identikit del candidato ideale?
"Non
basta essere una ‘brava' individualità nel privato per ritenere che
chiunque sia anche un buon amministratore pubblico. Personalmente
detesto l'arroganza e l'ignoranza colpevoli, almeno quanto la dilagante
disonestà intellettuale".
La cosa più brutta o offensiva capitata in questa calda fase preelettorale?
"Una
vita lineare e trasparente non può essere sottostimata come un limite
negativo dei requisisti di un candidato sindaco o di qualsiasi altra
candidatura. Solo chi trama nell'ombra e pensa ad affarini e mazzette
può avere timore di un amministratore irreprensibile".
Il rapporto con il potere?
"Se
si vuole vedere un cretino, basta dargli un incarico sia pure del
valore del due di briscola. È un grave errore confondere il valore con
la notorietà. Un politico deve avere il senso della storia".
Ritiene ci siano trame e forze nascoste?
"Nel nostro ambito non si vedono poteri forti, al massimo solo taluni furbi verso i deboli".
Veniamo alla questione delle alleanze.
"In
questo periodo di transizione, non c'è dubbio che i partiti locali
siano in crisi, chi più chi meno. Non ci saranno accordi con chi è
attaccato al denaro e alle poltrone e con coloro che hanno sfidato
giuridicamente il Presidente della Repubblica Napolitano per rimanere
in carica. Chi è concentrato solo sul proprio tornaconto, danneggia
tutti. Il rinnovamento e il ricambio dovranno essere ampi ed evidenti".
Alcune idee forti per il futuro programma.
"Avremo
modo di ritornarci, soprattutto per le questioni legate alla qualità
della vita. Non si deve distruggere il futuro, che appartiene a tutti e
ai giovani più di altri".
Come valuta gli attuali rappresentanti politici?
"Ci
sono in giro dei nani che si spacciano per giganti e giganti che altri
vorrebbero nani. Inoltre, il potere a Tursi è in mano a individui
mediocri e i mediocri, com'è noto a tutti, da sempre ci ostacolano".
Pierantonio Lutrelli (da Il Quotidiano della Basilicata)
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