INTERVISTA
AD ANTONELLA TARGIANI, PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE FREE SPIRIT
Donna
dinamica, sempre impegnata nel sociale e a contatto con i giovani grazie allo
sport. Antonella Targiani, diplomata Isef, ci accoglie nella sua casa in un
caldo pomeriggio estivo, per parlarci della sua associazione culturale che in
questa estate tursitana, ha già prodotto una serata-evento, svoltasi domenica
15 luglio e che ha riscosso notevole successo tra la popolazione.
Signora
Tragiani, ci parli dell'associazione.
Nata
nel 2003, oggi conta una quarantina di iscritti, con un età compresa dai 4 ai
60 anni, mettendo insieme i vari ambiti che la nostra associazione propone: danza,
ginnastica, il pilates e la ginnastica di mantenimento. Tutte le attività si
svolgono presso la palestra delle scuole Elementari, per tre volte alla
settimana. La quota associativa mensile è di venti euro, tenendo conto anche
degli abbonamenti di cui la nostra associazione permette di beneficiare. La
struttura direttiva è composta anche da Assunta Calciano la vice presidente, dalla
consigliera Paola Di Rocco e dalle mie due sorelle, Cinzia Targiani, medico
legale, e Maria Targiani, segretaria amministrativa. Tutto quello che facciamo,
lo si fa per dedizione e con tanta tanta passione, rimanendo sempre convinti e
determinati delle proprie azioni, cosi come è stato nel corso degli anni in cui
mi sono prodigata molteplici attività e discipline, tra cui la pallamano, il
nuoto e tutto ciò che è movimento e salute.
Un'associazione
quasi "familiare" originata dalla ferma convinzione di fare del bene per la
collettività. Per quanto concerne il rapporto con le istituzioni e con le altre
associazioni, invece, cosa aggiunge?
Relazioni
buone, sia con l'amministrazione che con le altre associazioni, anche se, come
sappiamo, si può sempre fare di più e meglio. Però, non possiamo denigrare quello
che di apprezzabile c'è. Sta di fatto che, non essendoci un ricambio come
avviene nei grandi centri, è sempre difficile portare avanti un progetto,
mentre le strutture, dove ci sono, dovrebbero essere concesse in maniera meno
onerosa.
Pentita della scelta di dedicare gran parte della sua vita
all'associazionismo, sia esso sportivo o di carattere sociale e culturale?
Come
accennavo, quando c'è la passione nelle cose che fai, non può esserci
pentimento. I sacrifici, le difficoltà e tutti i problemi che ci sono prima o
poi si superano e riesci a goderti ancora di più la bontà di quanto hai fatto,
per te ma soprattutto per gli altri, in particolare i giovani, ossia il futuro
della nostra comunità.
Salvatore
Cesareo
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