INTERVISTA
AD ANTONIO COTUGNO, SEGRETARIO DELLA SEZIONE COLDIRETTI DI TURSI
Una
sede tutta nuova per continuare un'avventura, che è diventata una piacevole realtà
nella comunità tursitana. Merito della costanza e determinazione di uomini con
idee valide e progressiste. Antonio Cotugno, segretario di zona della
Coldiretti, con particolare attenzione agli uffici di Scanzano e Tursi, è colui
che ha riportato l'associazione ai fasti che mai aveva raggiunto nel corso
degli anni a Tursi.
Segretario Cotugno, ci parli
della Coldiretti tursitana?
Da
circa undici anni mi occupo della sezione di Tursi che all'inizio era composta
da una sessantina di soci e non certo in condizioni ottimali. Oggi, con le tante
iniziative svolte e con la buona volontà di tutti, possiamo contare circa 250
tesserati, mettendo in evidenza un exploit non indifferente, facilitato anche
da una politica agricola nazionale che ha elevato la Coldiretti a un ruolo
determinante nella nazione. A livello di pratiche, vengono affrontate le
domande della Pac (Politica agricola comunitaria), il fiscale e tributario, con
le domande del modello 730, le dichiarazione dei redditi per quanto riguarda le
persone fisiche; inoltre, abbiamo una
quarantina di aziende agricole iscritte alle quali portiamo i servizi della
contabilità Iva. Si aggiunga che da due anni abbiamo iniziato il discorso di
"Campagna Amica" con le aziende di Tursi, 5-6 sono accreditate a livello
nazionale e si possono trovare su vari siti web, mentre ogni sabato alcune di
queste aziende si recano allo specifico mercatino di Matera, senza dimenticare
che un'azienda tursitana è accreditata presso la bottega di Campagna Amica,
inaugurata nella città dei Sassi circa un mese fa. Infine, mi piace ricordare
che in visita nella nostra terra è venuto anche il presidente nazionale della
Coldiretti Marini.
Un'attività intensa e
proficua a quanto pare. Come è composto l'assetto amministrativo dell'associazione
e come è cambiato, eventualmente, nel corso degli anni?
Nel
periodo considerato, si sono susseguiti due presidenti, della durata
quadriennale ed a breve rinnoveremo il direttivo e sicuramente verrà nominato
un nuovo presidente, visto che l'attuale, Salvatore Francolino, è ormai in
carica da due mandati. Un grande plauso va fatto a tutti coloro che hanno
lavorato e lavorano incessantemente per la sezione tursitana, dal presidente
all'ultimo dei consiglieri, ma è anche giusto avviare un ricambio generazionale
che porti nuove idee e nuova spinta all'azione associativa. Il consiglio è
formato da 11 elementi, senza dimenticare che noi prima avevamo un movimento
femminile che curava molte attività che riscuotevano notevole successo durante
le manifestazioni pubbliche organizzate.
L'associazione prevede un
tesseramento annuale?
Si,
l'associazione è gestita autonomamente, senza contributi pubblici, ma solo con
il tesseramento e con i servizi annuali, che servono per la corretta attività
della nostra sede.
Il rapporto con le
amministrazioni e con le altre associazioni?
Direi
ottimi e devo aggiungere che godiamo dell'appoggio e della stima di tutti,
anche perché siamo una realtà ben radicata sul territorio, che produce e
raggiunge gli obiettivi che si prefigge.
Ci sono delle
manifestazioni in programma durante il periodo estivo?
Di
sicuro dovremmo inaugurare la nostra nuova sede e riprendere a svolgere la
sagra del percoco che tanto successo ha avuto negli anni passati, dopo l'anno
sabatico appena trascorso.
Una domanda personale per
concludere: quanto ha inciso, ed incide, la figura di Antonio Cotugno nella buona
tenuta della Coldiretti tursitana? E lei ha più ricevuto o più dato a questa
realtà?
La Coldiretti di Tursi è costituita da
tutti i soci e ciascuno ha un peso, perché non va mai dimenticato che se non ci
sono i soci, non ci sarebbe neanche la sezione e neppure io sarei qui. La forza
della Coldiretti tursitana, quindi, sono i soci e questa non è retorica, ma la pura
realtà. Certo, si potrebbe fare di più, magari credendoci un po' di più in
quello che facciamo, visto che comunque i risultati ci danno sempre ragione. Uno
dei miei sogni è quello di toccare quota tre-quattrocento soci con la buona
volontà di tutti. Per quanto riguarda il dare-avere in questa esperienza, posso
tranquillamente affermare che siamo in un bilancio di parità, visto che a Tursi
devi dare sempre il massimo per ricevere quanto sperato. E devo dire che, per
mia fortuna, posso ritenermi soddisfatto di quanto avuto e di quanto ho profuso
in questa realtà.
Salvatore
Cesareo
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