La consigliera comunale Maria Montesano passa all'opposizione
La consigliera comunale Maria
Montesano lascia la maggioranza civica (PdL, Api, Udc, PD) del sindaco Giuseppe
Labriola e, sempre da indipendente, passa all'opposizione (sarà l'unica
rappresentante, poiché il centro-sinistra non riuscì a presentare neppure la
lista alle elezioni di aprile del 2010).
È accaduto nella seduta in seconda
convocazione di martedì sera (4 dicembre), quando la giovane e battagliera
Montesano ha letto una durissima e pesante dichiarazione per motivare la
decisione. Non proprio un fulmine a ciel
sereno per gli addetti ai lavori, ma che ha sorpreso anche gli altri quindici
consiglieri comunali, nessuno dei quali è poi intervenuto sulla vicenda, e
spiazzato comunque il sindaco, con il quale nei giorni scorsi aveva avuto un
veemente scambio di opinione. La lista delle sue doglianze è davvero lunga e
articolata, dalle questioni politiche e amministrative alle vicende gestionali
e personali. Tutto sembra ruotare comunque su due aspetti: l'eccessivo potere
del funzionario comunale Pino Veneziano, già braccio destro dell'ex consigliere
regionale Vincenzo Ruggiero e attuale segretario provinciale dell'Udc, e il
restringimento degli spazi di iniziativa della stessa consigliera, non
allineata (all'inizio della consiliatura e poi al rimpasto dei mesi scorsi
aveva anche posto correttamente ma invano il problema della quota rosa in
Giunta).
"Ognuno incassa e pazienta fin dove ritiene, ma adesso dovevo mettere
fine a questo andazzo - ci ha detto la consigliera Montesano -. Restano in me insoddisfazione
e amarezza per il giudizio negativo di questa breve esperienza amministrativa.
La classica goccia che mi ha spinto è stata la questione dell'Unitalsi, che
gestisce il Punto ludico per bambini e disabili, spostata inopinatamente dal
locale a pian terreno della scuola Media in una stanza inidonea dell'oratorio
adiacente alla cattedrale e con barriere architettoniche". Il sindaco Labriola ribatte alle accuse: "C'è
amarezza, come persona e come sindaco. So le motivazioni per cui si è arrivati
a questo punto, ma quello che è stato detto sulla vicenda non corrisponde alla
verità. Che è tutta al contrario, perché l'Unitalsi ha accettato i locali che
l'oratorio ha offerto e non capisco cosa c'entri l'amministrazione".
Salvatore Verde
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