Tursi - Dai rifiuti casalinghi un piccolo aiuto all’agricoltura? Sembrerebbe di si. Il Consiglio esecutivo dell’Aato 2 della Provincia di Matera ha approvato, infatti, la sperimentazione del progetto integrale dell’ing. Antonio Ippolito, responsabile del procedimento, “sull’autorecupero domestico della frazione umida dei rifiuti domestici, mediante la pratica dell’autocompostaggio”, con una spesa di 150.000 euro. Un primo intervento campione riguarda una parte dell’utenza di tutti i comuni, che riceveranno complessivamente 1200 compostiere in comodato gratuito d’uso (90 a Matera; rispettivamente 50 a Calciano, Cirigliano, Craco, Oliveto Lucano, Pisticci e Policoro; 40 a Ferrandina, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova Siri; 35 quelle di Bernalda, Colobraro, Garaguso, Gorgoglione, Grassano, Grottole, Calandra, S. Mauro Forte, Tirsi e Valsinni; ne avranno 30: Accettura, Aliano, Irsina, Miglionico, Pomarico, Rotondella, S. Giorgio Lucano, Scanzano Jonico, Stigliano e Tricarico). “L’autocompostaggio, oltre che in aree agricole e zone rurali, di cui è ricco il nostro territorio, può essere sviluppato anche in realtà urbane che presentino conformazione urbanistica appropriata con forte diffusione di giardini ed aree verdi”, conferma Giuseppe Labriola, membro dell’Esecutivo Aato, oltre che capogruppo unico della CdL nel consiglio comunale di Tursi e assessore alla Comunità montana Basso Sinni. Che sintetizza così i vantaggi del deliberato: “L’uso delle compostiere consentirà la trasformazione della frazione umida in fertilizzante, con il duplice vantaggio di diminuire sensibilmente lo smaltimento nelle discariche e di incrementare il recupero della frazione organica”.
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