La replica del sindaco Labriola all'associazione "V per Vito"
"Come
primo cittadino sono dispiaciuto e amareggiato e ho il dovere di replicare
all'associazione ‘V per Vito', che mi ha sorpreso non poco", così il sindaco di
Tursi Giuseppe Labriola.
Che interviene dopo le dichiarazioni espresse dalla
famiglia Gravino in una conferenza stampa (Gazzetta
del 10 settembre), sulle difficoltà incontrate nell'organizzazione del terzo
concerto "V per Vito" (il 2-3 agosto), in memoria del loro figlio ventinovenne
deceduto in un incidente a Roma.
"Il mio chiarimento è necessario, per diradare
ombre che non esistono, perché per l'appuntamento musicale c'era la mia offerta
(declinata per loro motivi) addirittura della centrale piazza. Inoltre, mi sono
messo a disposizione anche per l'agibilità immediata del vecchio campo
sportivo, dove poi tutto si è svolto regolarmente - aggiunge il sindaco,
volendo puntualizzare alcune cose -.
La villetta della Pineta, nella quale pure
si sono svolte le due edizioni precedenti del concerto, non è comunale ma
demaniale, ed è venuto a dirlo il Corpo forestale dello Stato (che ha negato
l'autorizzazione, ndr). Anche collocata se all'interno dell'edificio della
scuola Primaria, la sala di registrazione musicale (chiesta e non ottenuta,
ndr) è del Comune, ma non può essere utilizzata perchè non si è conclusa la
procedura di affidamento della gestione (ovviamente sarà sempre gratis per la
scuola tursitana, che darà anche l'intitolazione)".
Poi un affondo inusuale,
rispetto all'abituale pacatezza di Labriola: "Forse si sono lasciati prendere
dalla situazione, eccedendo con la stampa, mentre riaffermavano la propria
visibilità. Quanto al ventilato spostamento altrove del concerto, in caso di
loro ulteriore insoddisfazione per la collaborazione, vorrà dire che ce ne
faremo una ragione".
Salvatore Verde.
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