L'avvocato Panio commenta la sentenza del Consiglio di Stato
La sentenza del Consiglio di Stato n. 618/2009, emanata l'8 corrente mese, pone un punto fermo nella vicenda delle dimissioni della maggioranza dei consiglieri presentate in data 5.3.2008 che ha determinato la sospensione e lo scioglimento del Consiglio Comunale di Tursi con la conseguente defenestrazione del Sindaco Guida e della sua giunta.
Questa sentenza dei supremi giudici amministrativi di palazzo Spada cancella la sentenza del TAR Basilicata che aveva, invece, ritenuto le dimissioni della maggioranza non idonee a determinare lo scioglimento del consiglio comunale e, quindi, aveva annullato il provvedimento di sospensione emanato dal Prefetto di Matera.
Il giudizio di appello è stato promosso, mio tramite, dal dott. Antonio Lauria e subito dopo ha proposto appello contro la sentenza del TAR anche l'Avvocatura dello Stato per conto del Ministero dell'Interno. Anche questo appello è stato accolto. Va ricordato che il Consiglio di Stato aveva già sospeso l'efficacia della sentenza del TAR Basilicata. All'azione di Lauria ha successivamente aderito anche l'altro consigliere dimissionario sig. Giuseppe Modarelli assistito dal prof. Aldo Loiodice e dall' Avv. Ignazio La grotta.
Non posso che esprimere soddisfazione, anche a nome del dott. Lauria, per questo risultato che vede premiata l'impostazione difensiva sostenuta fin dal primo momento di questa vicenda divenuta nel tempo inutilmente complessa. Ha prevalso l'interpretazione sostanziale e non il vuoto formalismo sostenuto dal Sindaco e dagli altri resistenti e fatto proprio dal TAR Basilicata. La volontà espressa dalla maggioranza che aveva rassegnato le dimissioni possedeva tutti i requisiti sostanziali voluti dalla legge per determinare lo scioglimento di un consiglio comunale che non rispecchiava più la volontà popolare.
Questa sentenza travolge tutte le altre iniziative, espedienti e decisioni tese a mantenere in vita una amministrazione ormai impossibilitata ad operare. Anche l'azione ancora pendente davanti al TAR Basilicata contro il Decreto del Presidente della Repubblica che ha sciolto il consiglio comunale perde ogni valenza sostanziale.
Il Prefetto di Matera, autorità amministrativa obbligata a dare esecuzione alla sentenza, non potrà rimanere inerte e dovrà dare corso, con sollecitudine, agli adempimenti di sua competenza conseguenti alla reviviscenza ed alla ripresa di efficacia del proprio decreto del 17.3.2008 con il quale veniva sospeso il consiglio in attesa dello scioglimento e veniva nominato il commissario per la gestione provvisoria.
Matera, 10.7.2009
Avv. Giuseppe Panio
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