Polemizza con il Comune e l'associazione MuoviAmo Tursi
"La
proposta dell'associazione politica MuoviAmo Tursi è parzialmente condivisibile,
ma non accettata, perché arrivata in ritardo", lo ha reso noto l'assessore al
Bilancio Antonio Caldararo, nella lunga fase preliminare delle interrogazioni, durante
il consiglio comunale del 10 maggio, convocato per approvare anche il
"Rendiconto della gestione dell'Esercizio 2013".
Pronta e dura la reazione del portavoce
dell'associazione Mario Cuccarese, che ribadisce alcune cose: "In data 1°
aprile, abbiamo protocollato la proposta di ritorno alla Tarsu per l'annualità
2013 e alla gestione pubblica dei rifiuti urbani, sostenuta da una petizione
popolare con 466 firme. L'amministrazione comunale ha avuto almeno 40 giorni
per analizzare la petizione e la proposta (pubblicata su internet dal 28
febbraio), perciò i cittadini sanno valutare se la proposta è stata tardiva
nella presentazione, oppure se l'amministrazione non ha voluto accettarla.
Nulla
hanno fatto, maggioranza e minoranza, per discutere la petizione in consiglio
comunale. L'organo sovrano a livello locale è libero di scegliere una propria
linea politica, anche contraria alla volontà popolare, ma noi riteniamo che sia
importante confrontarsi, spiegare ai cittadini, capire le loro ragioni".
MuoviAmo
Tursi teme che, con l'approvazione del rendiconto 2013, la loro legittima
proposta, "realizzabile sia in termini tecnici che economici, non potrà più
essere considerata né realizzata - conclude Cuccarese -. Gli amministratori si
assumano la responsabilità di aver tartassato i tursitani, mentre si poteva evitare un ingiustificabile
prelievo aggiuntivo di 150 mila euro di Tares, utilizzato per coprire un buco
di bilancio da loro creato.
Se per il sindaco, proporre organicamente una
riduzione della tassa sui rifiuti solidi urbani e una loro gestione oculata,
significa ‘populismo cretino' e per
l'assessore Gulfo vuol dire ‘seminare zizzania', allora possiamo constatare che
la mancata discussione delle proposte di MuoviAmo Tursi è dovuta esclusivamente
al menefreghismo e alla totale incapacità di questa
amministrazione comunale".
Salvatore
Verde
La Gazzetta del Mezzogiorno, 20 maggio 2014
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