Riunione del Gruppo di lavoro per il Regolamento comunale sui referendum di competenza, questa sera nel municipio, ore 19
Si riunisce questa sera (mercoledì 10 aprile), alle
ore 19 nella sede municipale, il gruppo di lavoro "per l'esame preliminare del
Regolamento per i Referendum ex art.49 dello Statuto comunale".
Nella lettera
di invito del 4 aprile, il sindaco Giuseppe Labriola comunica "l'avvenuta
redazione dello schema di regolamento per la indizione e lo svolgimento di
referendum comunali, nel testo qui allegato", significando, "nel contempo, di
aver ritenuto dover costituire un Gruppo di Lavoro, coordinato dal consigliere
Antonio Lagala, per un esame preliminare del testo regolamentare al fine di
proporre eventuali suggerimenti, osservazioni e/o emendamenti, da sottoporre
all'approvazione del Consiglio comunale".
Oltre al già indicato coordinatore
Lagala, anche presidente del gruppo consiliare "Uniti per Tursi", e al
consigliere comunale di maggioranza Isidoro Francolino, fanno parte del gruppo
di lavoro la consigliera di opposizione (Gruppo Misto) Maria Montesano e
quattro esterni, dunque la maggioranza dei componenti con funzione consultiva:
Salvatore Calcagno (del PD), Nicola Verde (PdL); Salvatore Verde e Antonio Di
Matteo (recentemente ex Udc, ex Mpa), quest'ultimo come portavoce (?) del
"Comitato pro-farmacia a Tursi".
<<Il tutto è su base volontaristica, ed è bene
rimarcarlo; è stato sempre così nel passato per quanto ci riguarda e così
continuerà a essere nel futuro, fino all'ultimo delle forze e delle nostre
capacità, nell'esclusivo interesse dell'amato paese, lavorare per il quale
costituisce un onore, comunque. Nel merito, che un sindaco e gli amministratori
comunali ritengano di aprirsi a contributi di altri soggetti politici e non,
coinvolgendo finanche lo stesso promotore di una raccolta di firme, tutto
questo lo interpretiamo come un segnale apprezzabile nella direzione della
democrazia partecipata, per un motivo fondamentale:
la stesura, la validità e
il valore di un regolamento, come strumento funzionale, devono essere oggettivi e sottratti il
più possibile alle asprezze dialettiche e agli interessi di parte, quali che
siano i rapporti di forza in gioco, se deve esplicare i suoi effetti con senso
di realtà, correttezza e durata. Il contributo degli esterni può e deve
fermarsi a tale grado di coinvolgimento, fermo restando l'approvazione del
consiglio comunale nella sua autonomia. (Nell'Italia repubblicana giammai un
comitato referendario ha avuto la pretesa di scrivere le regole del gioco, ci
sarebbe qualcosa di squilibrato se così fosse). Non in ultimo, ribadiamo che le
parole sono pietre e che la storia personale non si cancella mai, anche se
talvolta farebbe molto comodo ingigantire la pagliuzza altrui e nascondere le
proprie travi (e traveggole).>> s.v.
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