Da alcuni mesi è regolarmente
accreditata sul bimestrale TURSITANI la
firma di Arturo Mercanti, un valido
collaboratore che ha deciso liberamente di usare chiaramente uno pseudonimo. Non
un anonimo, dunque, poiché il Direttore responsabile, e solo lui, conosce bene
l'identità di chi scrive. Se e quando vorrà, speriamo presto, Mercanti si
dichiarerà a tutti, in tal modo soddisfacendo le aspettative di alcuni, la
voglia di molti e la curiosità di tutti i lettori e non solo, ne siamo certi.
Non si intende entrare nel
merito dei contenuti, com'è giusto che sia, proposti da Mercanti e da tutti gli
altri che scrivono con noi sul giornale, essendo le loro argomentazioni condivisibili
in tutto o in parte o addirittura per niente, a volte si e tal altra no, perché
tutto questo attiene al rispetto inviolabile della collaborazione. E preferiamo
una critica amareggiata, pretestuosa o non senza motivo, dei destinatari degli
interventi di Mercanti, piuttosto che censurarlo e negare a questi la
possibilità di dirci come la pensa. D'altronde, chiunque lo ritenga, può sempre
ribattere ed intervenire a sua volta sul giornale del Comune, e nessuno al
mondo può affermare in coscienza che gli sia stato mai impedito.
Sarebbe veramente insano ed
una autentica idiozia ritenere che lo stesso direttore o un suo familiare
oppure un consolidato collaboratore, insomma uno di loro, d'improvviso si sia deciso
ad usare un mascherino per celare la propria identità. Arturo Mercanti è di
sicuro una persona di Tursi, che conosce bene il paese in cui vive ed è
informata su molti fatti, noti e riservati. In altri tempi, non ci sarebbe
stato neppure il lontano bisogno di ricorrere ad una pubblica, secca e forte smentita
come questa. Oggi, invece, ce lo impone il generale clima abbrutito e
demenziale che imperversa a livello politico soprattutto.
Non si pretendono
scuse, quelle dovranno esserci dopo, schivate le eventuali querele per calunnia
e/o diffamazione, nel momento della inevitabile verità, ma un minimo di seria credibilità
sulla parola si. Anche perché a Tursi non tutti parlano a vanvera o fanno falsi
giuramenti, magari ricorrendo a lettere anonime che rivelano un preciso scriba,
magari in compagnia, sia pure con la macchina per scrivere (ieri) o con il
computer (di recente).
Salvatore Verde
Addetto stampa Comune di Tursi
Direttore responsabile del bimestrale Tursitani
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