Scuola dei Valori: grande successo per
una scuola utile, formativa e appassionante
di Leandro Domenico Verde,
coordinatore provinciale Giovani Italia dei Valori di Matera
Si è conclusa
domenica scorsa a Chianciano Terme (SI) la prima "Scuola dei Valori. Inventiamo
una nuova politica". Il corso di formazione politica, fortemente voluto dai
Dipartimenti Giovani e Cultura del partito, è stato diretto dallo storico Nicola Tranfaglia, responsabile
nazionale Cultura e Istruzione dell'Italia dei Valori, e Sandro Trento, responsabile Economia e Finanze. Duecento giovani,
tra ragazze e ragazzi dai 18 ai 35 anni, provenienti da tutta Italia, hanno
partecipato attivamente a quest'importante iniziativa, sicuramente utile e
formativa, che è destinata a lasciare un segno importante sul piano
intellettuale e organizzativo, non solo nell'esperienza di chi ha avuto la
fortuna di parteciparvi. Ma, soprattutto, ha rappresentato un'occasione per
avvicinare i giovani alla politica e alle linee politico-programmatiche dell'Idv
sui vari argomenti che interessano il paese reale: lavoro, economia, ambiente ecc.
A inaugurare
la prima giornata è stato il Presidente dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro. Nel suo intervento
ha indicato novità importanti, come l'introduzione delle rivoluzionarie "quote
arcobaleno", in base alle quali i giovani saranno candidati in posizioni
eleggibili alle prossime elezioni Politiche e sostenuti alle elezioni
Provinciali e Regionali (come già successo con il coordinatore nazionale Rudi
Russo, consigliere regionale della Toscana, inserito nel listino).
Un'iniziativa che ha riscosso l'unanime consenso dei presenti, insieme alla
notizia che quest'appuntamento formativo sarà replicato con cadenza annuale,
oltre alle possibili diramazioni a livello decentrato. Dopo i saluti appassionati
del coordinatore nazionale Giovani di Italia dei Valori, Rudi Russo, e del coordinatore regionale della Toscana, Fabio Evangelisti, c'è stato il
notevole contributo di Leoluca Orlando,
portavoce nazionale del partito e vice presidente di Eldr (Liberali democratici
riformatori europei).
Oltre al
prof. Tranfaglia (che ha relazionato sul tema "La costruzione della democrazia
in Italia 1943-1948; dalla guerra fredda alla crisi della repubblica"), nei quattro
giorni si sono alternati davanti
all'attenta platea numerosi altri autorevoli esponenti, come: Gianfranco Mascia ("Art. 21, la libertà
di informazione e la comunicazione nell'era della globalizzazione"), Alfredo Gigliobianco ("L'economia
italiana dalla crisi degli anni settanta all'entrata nell'euro"), Maurizio Zipponi ("Art. 1: il lavoro"), Sandro Trento ("L'economia italiana e
le sfide della globalizzazione; uguaglianza e povertà in Italia", con lo stesso
Tranfaglia), Antonio Borghesi ("La
politica economica nazionale attraverso le attività in parlamento"), Marco Esposito ("Chissà con il
federalismo"), Dringa Milito Pagliara ("I trasporti: segnali di una crisi e
opportunità di sviluppo"), Felice
Belisario ("Costituzione = Democrazia: valori da difendere"), Francesco "Pancho" Pardi ("Populismo e
democrazia funzionante"), Paolo Brutti ("La
difesa dell'ambiente e le energie alternative"), Massimo Donadi (saltato il confronto don Tabacci ha risposto alle
domande dei presenti) e Niccolò Rinaldi
(e le notizie dall'Europa).
Ma i veri protagonisti
sono stati i "Giovani di Valore", che hanno partecipato con curiosità e
entusiasmo alle lezioni, rivolgendo ai docenti-politici numerose domande,
spesso impegnative e mai banali. Inoltre, la valida iniziativa ha favorito la
socializzazione giovanile non soltanto di chi milita nel partito, anche
attraverso lo scambio culturale,
relazionale e di esperienze. Ragazzi di tutta Italia si sono conosciuti e
confrontati, con un scambio genuino di idee e informazioni che sicuramente sarà
utile sia alla crescita individuale sia collettiva del partito. L'Idv ha
palesemente deciso con lungimiranza su chi investire: i giovani, intesi come
energie di critica e rinnovamento, passione civile e risorse del cambiamento della
società. Sempre più abbandonati dalla politica, essi rappresentano l'unica
alternativa per un futuro diverso e migliore; tuttavia, come una pianta per
dare buoni frutti ha bisogno di sole e acqua, così i giovani necessitano di
fiducia e possibilità unita alla formazione ed esperienza.
In conclusione,
si può dire che l'Idv ha chiarito la sua vocazione di "partito fedele alla
Costituzione", proprio quando alcuni la rimettono in discussione, nel tentativo
di snaturarla, in un'epoca in cui la sopraffazione e la furbizia la fanno da
padrone, anche a danno della legalità, e con un Presidente del Consiglio che, con
il suo gigantesco conflitto di interessi, incarna tutti i (dis)valori di una
società sempre più disgregata e senza punti di riferimento certi.
Leandro Domenico Verde, coordinatore provinciale Giovani Italia dei Valori Matera
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