Tursi - E' stata partecipata da centinaia di
cittadini non solo tursitani la ritrovata prima edizione della "Sagra del
Percoco settembrino", organizzata domenica sera nella centrale piazza del
Municipio dalla locale sezione della Coldiretti, con la collaborazione
dell'Amministrazione comunale. Curiosi, esperti e buongustai sono accorsi per
osservare da vicino le tante cassette di frutta esibite da decine di produttori
e soprattutto per gustare in una variegata modalità di utilizzo il tipico
"percoco". Vera rarità italiana e mondiale, solo a Tursi (e in alcuni luoghi
limitrofi di recente coltivati) ha trovato da almeno tre secoli il suo ambiente
ideale per uno sviluppo che non ha eguali altrove ed una maturazione che
proprio dai primi di settembre dura fino quasi alla metà di ottobre. Secondo Mario
Bruno, esperto di storia locale, le piante furono importate nella vicina
Caprarico dalla nobile Famiglia Donnaperna agli inizi del ‘700, prima di
diffondersi nel vasto territorio circostante. Di colore giallo-verde, duro e di
media grandezza, per i palati raffinati è ottimo da fare sciroppato, nella
particolare e saporosa "sangrìa", per i succhi e le marmellate magnificamente
utilizzabili nelle crostate e nei cornetti, come hanno dimostrato i tanti
preparati del movimento femminile della stessa associazione. Una decina di
donne, infatti, è stata impegnata per alcuni giorni nella preparazione dei
prodotti, insieme con il Centro sociale sindacale unitario degli anziani.
Inoltre, il giovane Giancarlo Pipino, ultimo rappresentante di una
famiglia di noti pasticcieri, ne ha proposto golosi ed inediti abbinamenti nel
cioccolato. "Una tradizione antica anche di festa, nella giornata dedicata ai
nonni, riproposta in chiave moderna, ma in un periodo non facile per
l'agricoltura", ha commentato il sindaco Salvatore Caputo, che ha
proposto "l'iter accelerato per il riconoscimento del marchio Igp (Indicazione
geografica protetta) anche per l'arancio staccio". Il consigliere regionale Antonio
Di Sanza e il dinamico Pier Giorgio Quarto, presidente provinciale
della Coldiretti, sono intervenuti "sui limiti del mercato nell'era della
globalizzazione", parlando apertamente di "crisi del settore grave e
preoccupante". Salvatore Francolino e Antonio Cotugno,
rispettivamente presidente e funzionario della Coldiretti tursitana, hanno
espresso apprezzamento, soddisfazione e ringraziamenti per la serata, poi
conclusa con la musica dal vivo di Francois Muscolino e Gaetano
Bruno.
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