Tursi - Si allarga la fibrillazione politica nei partiti tursitani, in vista delle prossime elezioni comunali. La composizione delle liste (a ragione se ne ipotizzano tre) si sta rivelando oltremodo difficile, tanto da originare fratture e traumi dai risvolti non tutti prevedibili nei due schieramenti tradizionali, determinando possibili ed anzi probabili trasversalismi. Nel centrodestra, dopo la divisione apparentemente insanabile in Fi, si è consumata un’altra scissione di fatto nell’Udc, sempre a causa della scelta del candidato sindaco, l’ing. Angelo Castronuovo, attuale preside dell’Itcgt “Capitolo” di Tursi. Con un severo e lapidario comunicato, l’attuale vice sindaco Vincenzo Popia, vicinissimo alle posizioni del sindaco Salvatore Caputo (ne chiede di fatto una riconferma), stigmatizza il comportamento “incomprensibile da parte del consigliere regionale Vincenzo Ruggiero (leader incontrastato della zona, ndr)”, accusato apertamente di “scelte unilaterali sul candidato sindaco della coalizione di centrodestra, senza il coinvolgimento del partito locale e dei suoi tesserati, poiché nessuna riunione si è mai tenuta e tanto meno convocata per discutere democraticamente sulle scelte politiche e programmatiche future”. Pur assicurando Popia che “continuerà ad onorare gli impegni assunti facendo prevalere la logica dell’interesse generale e non quello individuale egoistico”, egli fa appello “al segretario provinciale Italo Blotti, affinchè tutto sia riportato alla normalità, senza perdere, per delirio di onnipotenza di qualcuno, il percorso storico condiviso sulla costruzione di un partito di valori e di progetti”. Infine, Popia ricorda la “strumentale richiesta, di rinviare il congresso locale da parte del consigliere regionale, più volte richiesto dagli iscritti, evidentemente per ragioni legate a logiche di servilismo nei confronti di altri partiti della CdL, sta portando i tesserati alla “manifestazione unanime di autosospendersi dal partito, esprimendo stupore e indignazione per la mancanza totale di democrazia interna nelle ultime vicende elettorali”.
|