Tursi - I socialisti di sinistra rompono gli indugi e aprono il dibattito politico sulle prossime elezioni comunali di primavera, a poca distanza da un’anolaga iniziativa del Pdci, cha aveva fatto affiggere un manifesto murale. Tommaso Tauro, 34 anni, avvocato, segretario sezionale dello Sdi da circa quattro anni, rivolge “un appello chiaro e forte alle forze del centrosinistra e ai dirigenti di partito locali, perché massimizzino il loro impegno per l’ottenimento del risultato politico di fare presto l’Unione. In tal senso” chiarisce, a scanso di equivoci ”sono sostenuto in maniera convinta da Antonio Padula, promotore della rinascita socialista a Tursi e già presidente della Comunità montana Bassi sinni, oltre che dall’intero comitato direttivo locale, essendo tutti in perfetta sintonia con le posizioni politiche delineate dal segretario provinciale Innocenzo Loguercio”.
Il segretario Tauro ritiene “inutili le primarie nei centri non grandi come il nostro, anche perché il candidato sindaco dev’essere unificante, perciò frutto di una scelta condivisa dai segretari e dirigenti di partito, con i quali dovrà amministrare a stretto contatto, ma soprattutto deve trovare conferma e riscontro positivo nella comunità. Insomma, è dal confronto dialettico che devono emergere le conclusioni programmatiche e contestualmente la scelta del candidato sindaco, poiché fare l’Unione è fondamentale proprio se le scelte attengono a molti e non a pochi, essendo la società civile a volerla, caricandosi delle responsabilità di assicurare un futuro alle nuove generazioni. In tal senso il richiamo ai giovani, di avvicinarsi alla politica in maniera libera, costruttiva e innovativa, è fondamentale sempre, ma oggi più di ieri, mentre vanno con adeguatezza valorizzate le sagge esperienze degli anziani, tendenzialmente maggioritari nella popolazione locale e non solo, insieme all’appello alle donne, indispensabili nell’operare con un punto di vista nuovo, capaci di sintesi avanzate, di spiccata sensibilità e senso di concretezza”.
Tauro è convinto che il centro sinistra abbia “grandi possibilità di successo se non si dividerà e se non prevarranno logiche distorte, vacui personalismi e piccole beghe con spiriti di rivalsa autodistruttivi, facendo prevalere buon senso e intelligenza, con la costituzione di una grande coalizione, intesa come partecipazione, condivisione di valori e ideali, progettualità e programmi, persone e candidature. L’impegno deve focalizzarsi sulle linee programmatiche, sulle priorità e sulle risposte da dare alle giuste istanze dei cittadini e alle problematiche concernenti sia il territorio che la comunità, in forma individuale e collettiva. Occorre, quindi, coinvolgere le persone motivate, serie, preparate e affidabili, quelle che possono dare un contributo prima alla stesura del programma e poi alla concreta attuazione, anche perché tutti gli impegni assunti devono trovare realizzazione ed essere rispettati, nel caso di vittoria, se saremo bravi ad amministrare per l’intera consiliatura, con il consenso dell’opinione pubblica. Pertanto, bisogna fare attenzione alle tematiche sociali forti, come una migliore utilizzazione dello strumento del “reddito di cittadinanza solidale”, una maggiore attenzione e tutela alle fasce deboli (disabili e anziani) e al disagio sociale e giovanile (alle varie forme di dipendenze), per creare, nel rispetto del principio di uguaglianza, pari opportunità e dignità, in modo particolare alle aspirazioni dei giovani, soprattutto di coloro che operano in assoluta autonomia, indipendenza economica e senza altri vincoli o smania di protagonismo, perché occorre un bagno generale di umiltà, considerando la politica quella che che è e deve continuare ad essere: uno strumento al servizio e non una professione elitaria”.
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