Tre giorni di eventi in Rabatana, con il Piot Metapontino
Inserito nel programma "Terra dei solstizi" previsto
dall'accordo tra la Regione e il Piot Metapontino Basso Sinni, "Solstizio
d'inverno" è un appuntamento di tre giorni (da venerdì 10 dicembre a domenica)
per conoscere Tursi. Nel programma sono inclusi spettacoli teatrali,
fotografia, musica, animazione del borgo, esibizione del Balletto Lucano e del Gruppo Folk locale,
inoltre, degustazione di vini doc e prodotti tipici, il falò e menù speciali
nel Palazzo dei Poeti.
"I ‘Progetti integrati di offerta turistica' rappresentano una novità assoluta, con il
protagonismo dei privati nell'azione di programmazione di eventi,
manifestazioni e iniziative finalizzate alla valorizzazione delle aree vocate
allo sviluppo turistico. Significativo che la prima manifestazione del Piot
Metapontino, nel triennio 2010-2012, si svolga adesso nella Rabatana di Tursi,
luogo ricco di storia cultura e suggestioni, proprio perché noi vogliamo
coniugare la destagionalità del turismo balneare Jonico con quello
paesaggistico e culturale dell'entroterra".
Cosi Vincenzo Ruggero, consigliere
regionale dell'Udc e presidente della Comunità montana Basso Sinni, capofila
della parte pubblica del Piot Metapontino, destinatario di una gestione di
fondi pari a 4.500.000 di euro. Peraltro, tale somma (l'aspettativa era di
oltre il triplo) è stata sdegnosamente contestata in una riunione della
componente dei soggetti privati, "poiché frutto di un ripartizione salomonica,
ma irrisoria tra i diversi Piot, gonfiati in regione fino a undici, nonostante
che il nostro territorio abbia la forza dei numeri inoppugnabili, con il 70%
delle presenze turistiche dell'intera Basilicata, e pur essendo stato valutato
il primo per tipologia di progetto, con interventi strutturali e di
potenziamento dei servizi turistici".
L'evento tursitano, tuttavia, si presta pure per qualche
riflessione più ampia. Legittimo dissentire e tutto è giustificabile, ma puntare
alla qualità del valore culturale delle offerte è un precipuo dovere, coerente
con l'indirizzo efficientista e antisperpero perseguito dai privati, si
sostiene da più parti, magari uscendo dalla logica: i (tanti) soldi ci sono e
vanno spesi, a prescindere direbbe l'immenso Totò. Non può bastare una
posticcia citazione culturale per fare cultura, scomodare addirittura Dante per
ottenere qualsivoglia lasciapassare, offrire tarallucci e vino la sera per calamitare
bonomia, come scrivere un comunicato per guadagnarsi la pagnotta. Né possono
fare eccezioni le collaborazioni istituzionali e progettuali. Si può incappare
in errori, tipo "sono quattro i solstizi nell'anno" o "la vigilia di S. Lucia è
il giorno più breve dell'anno". Inammissibile che si ripetano ufficialmente tali
arroganti sciocchezze, nonostante l'umile invito a correggersi.
Salvatore Verde
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