"Il cavaliere
Templare di Tursi" di Salvatore Verde, presentazione
ufficiale a Tursi, venerdì 8 giugno alle
ore 19, nella sala
consiliare di viale Sant'Anna
A pochi giorni di distanza dalla straordinaria accoglienza della comunità
lucana a Genova, sarà presentato ufficialmente venerdì 8 giugno a Tursi, nella
sala consiliare del Municipio, "Il cavaliere Templare di Tursi" del giornalista
Salvatore Verde, studioso di storia locale, oltre che autore cinematografico
("Modo armonico semplice - L'asilo di un Maestro", è un pluripremiato
lungometraggio del 2007). All'appuntamento delle ore 19 in viale Sant'Anna,
interverranno il sindaco di Tursi Giuseppe Labriola, l'editore Giuseppe Laterza
di Bari e l'artista Vincenzo D'Acunzo, autore del disegno della copertina.
Moderatore dei lavori Pasquale Doria, giornalista della Gazzetta del
Mezzogiorno, e conclusioni dell'on. Vincenzo Viti, assessore alla Cultura della
Regione Basilicata.
Animatore del giornale on line "Tursitani.it", Verde collabora con il quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno e vive
con la famiglia a Tursi, dove insegna nella scuola statale dell'Infanzia, nella
quale è una rara presenza maschile non soltanto in Italia. Il suo studio si è
sviluppato in anni di ricerche ed è una sintesi storico-giornalistica rigorosa della
ricerca di segni, tracce e simboli univoci del cavaliere Templare di Tursi, con
riferimenti al territorio di Anglona, Cantarato-Labriola, Caprarico, Pandosia,
Panevino, Pantoni, Pantoni-Sole, Pescogrosso, Ponte, Ponte Masone, Rabatana,
San Lazzaro, San Michele, San Teodoro. In tal senso l'esplicativa appendice
fotografica, la cronotassi dal 1050 al 1320 dei vescovi della diocesi di
Anglona (Tursi) e la significativa bibliografia.
Ma il testo offre pure spunti
di interesse, notizie, riferimenti e citazioni, su una cinquantina di località
della Basilicata/Lucania, meritevoli di ulteriori approfondimenti sulle
presenze monastico-cavalleresche. L'articolazione dei capitoli (I maggiori Ordini religiosi militari; I
Cavalieri Templari; I Normanni nel Meridione d'Italia e i Concili di Melfi; Una
ricerca senza fine; Insediamenti dei cavalieri religiosi in Lucania; Una
controversa ipotesi sul fondatore italiano dei Templari; Il mosaico delle
tracce tursitane; La prova archeologica, l'intuizione toponomastica e, soprattutto,
la testimonianza; Una interpretazione possibile, anzi probabile), rende
evidente il ragionamento e l'interpretazione dell'autore, che, evitando facili
ipotesi e superficiali conclusioni, ha avuto nella prof.ssa Bianca
Capone Ferrari, una delle maggiori studiose italiane sugli insediamenti
Templari, la più convinta ed entusiasta sostenitrice del templare di Tursi
(ancora senza nome), da lei ipotizzato fin dai primi anni Settanta del
Novecento.
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