"LE
EDICOLE RELIGIOSE A LAGONEGRO", LIBRO
DEL GIORNALISTA VINCENZO FUCCI
Nella
multiforme essenza della profonda religiosità popolare del passato, ma non
mancano sopravvissuti segni visibili anche nella nostra contemporaneità, le
"edicole religiose" (dal latino aedicula,
tempietto, diminutivo di aedes
tempio) manifestano una loro precisa caratteristica, testimonianza e sintesi di
un complesso rapporto con Dio (mediato essenzialmente dalla venerazione con atti di culto e di devozione verso la
Madonna e i Santi Patroni locali, che incarnano le umane tensioni dei credenti
e fedeli sprigionate da un eterno
bisogno individuale e collettivo di protezione).
Le "nicchie di religiosità", anche
se originate in un'epoca più antica (da non confondere con l'espressione del
folclore) della tradizione cristiana, contraddistinguono
una intrinseca idea della trascendenza indissolubilmente legata a un vissuto
esistenziale che adesso è scomparso. Nella cristianità, anche il tabernacolo al
centro dell'altare dove si conserva l'Eucarestia era appellato "edicola
chiusa". Inoltre, in particolare nel Mezzogiorno, credenze popolari, magismo e
religione ufficiale si sono stratificati e sovrapposti (potremmo dire con-fusi)
nella cultura barocca e preilluministica. Nel suo porsi spontanea e diretta a
tutti, l'edicola può apparire, inoltre, come una variante liturgica che supera
il richiamo a forme di mediazione nel rapporto con il divino.
"Le
edicole religiose a Lagonegro" (2008, 191 pagine), anche per tali
motivi, è un prezioso libro non minimalista di antropologia religiosa,
l'ultimo del giornalista Vincenzo Fucci, già collaboratore di
numerosi giornali, attualmente dei quotidiani "La Gazzetta del Mezzogiorno" e "Avvenire", oltre che direttore responsabile di "Dialogo", il periodico della Diocesi di
Tursi-Lagonegro. Cattolico militante, Fucci è oggi tra le maggiori figure
dell'entroterra lucano tra i due mari, anche appassionato di storia locale,
cronista sensibile e generoso autore di numerose pubblicazioni (come studioso
dei media, citiamo "La stampa periodica
nel lagonegrese", Ed. Parallelo 38, Reggio Calabria, 1999; "I giornali locali di fine millennio nel
lagonegrese", Ed. Santara, Lagonegro, 2001; "I giornali dei primi del ‘900 a Lauria", Ed. Zaccara, Lagonegro,
2002). Tutti i testi sono vincolati profondamente al territorio (dove è nato e
ha vissuto da oltre un cinquantennio con la moglie Angela, alla quale il volume è dedicato unitamente ai figli Franco, Tiberio e Cristina, con le loro famiglie).
Fucci
ha operato un recupero della tradizione orale con riferimenti paralleli alle
"edicole religiose" o "edicole votive" (sono "ex voto", realizzate per
ringraziamento per un miracolo ricevuto, dunque come atto devozionale privato")
oppure "edicole sacre", in particolare
di Roma, Napoli e Genova, prima di addentrarsi nella certosina descrizione
diacronica delle 32 edicole superstiti di Lagonegro. Studio integrato con fonti
documentarie locali e con una
accentuazione dell'identità culturale tramandata anche da altri lagonegresi di
rilievo, perché "ignorare la propria identità culturale può portare
all'individualismo, alla fuga dalle aggregazioni e di conseguenza al
depauperamento ed alla dequalificazione della vita umana e quindi della stessa
società". Dunque, le edicole religiose come segno ineludibile ancorché
sottovalutate, del diffuso sentimento religioso popolare.
Non in
ultimo, la ricerca è corredata da parecchie foto esplicative a colori e si
avvale di una illuminante presentazione
di mons. Francescantonio Nolè,
vescovo della Diocesi, che è pure una dichiarazione inequivocabile di stima
verso l'autore. Esemplare nel sincretismo sociologico, lo scritto del presule
lucano assume un valore paradigmatico, che rende più urgente e pressante lo
slancio verso una forte azione pastorale, di rinnovata evangelizzazione e
testimonianza di fede. Soprattutto, mons. Nolè rivela una condivisibile analisi
problematica, aperta, allarmata e critica dei disvalori della nostra società
contemporanea e della stessa concezione della modernità (nella quale ben altre
edicole hanno trovato spazio e seguito).
Salvatore
Verde
Da
"Dialogo - Periodico della Diocesi di Tursi-Lagonegro", Aprile 2009
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