Tursi - Una intensa serata
culturale su un argomento antropologicamente impegnativo, si è svolta a
Colobraro, celeberrimo paese noto in Italia e anche all'estero come la patria
lucana della magia, includendo pure scaramanzia, malocchio e superstizione.
L'occasione propizia è derivata dalla presentazione (non è mai troppo tardi) degli
atti di un convegno svoltosi in "quel paese" il 18 dicembre 2004 sulla
"Letteratura Fantastica", appena pubblicati
per i tipi romani della Nuova Arnica Editrice-Collana di Testi &
Studi, con il titolo inequivocabile
"Nella terra del magico e del fantastico: Colobraro", a cura di Laura Santone, docente di Lingua e
traduzione francese all'Università di Roma Tre. L'agevole testo è in doppia versione italiana
e francese, essendo quella transalpina la lingua d'elezione di tale genere
letterario, ma anche seconda patria del musicista Michele E. Carafa (Napoli, 17
novembre 1787 - Parigi, 27 luglio 1872), principe campano-colobrarese, autore
di 37 opere, che in Francia trascorse gli ultimi trenta anni della sua vita. Il
volumetto di 160 pagine, con foto centrali e copertina a colori del tursitano Salvatore Di Gregorio, contiene i
rilevanti contributi dei relatori del convegno, gli accademici Romolo Runcini e Giovanni La Guardia,
dell'Università Orientale di Napoli, Antonello
Colli, dell'Università Cattolica di Roma, l'insegnante valsinnese Antonia Rago e l'ospite d'onore Lia De Martino (proprio gli studi del padre,
l'antropologo Ernesto De Martino, confluiti in "Sud e Magia", avevano portato
alla ribalta una realtà sommersa della terra di Lucania e di alcuni suoi paesi,
facendo conoscere anche il nome di Colobraro nel mondo scientifico, a partire
dagli anni '50).
Senza alcuno scongiuro e in
assoluta tranquillità, l'appuntamento si è svolto nell'arena della ex scuola
media, con il contributo della Comunità Montana Basso Sinni e della banca del
Credito Cooperativo di Colobraro e Valsinni, e coordinato dalla sociologa Porzia Maria Cassavia, che ha
ringraziato i numerosi collaboratori del progetto. Oltre alla curatrice del
libro, sono intervenuti il sindaco di Colobraro Andrea Bernardo e
Massimiliano Manolio, nuovo presidente della locale Pro Loco, il presidente del Consiglio
provinciale di Matera Nicola Marino,
il giornalista Daniele Calvi, che ha
sviluppato i temi storico-antropologici del magico partendo dall'analisi demartiniana
e proseguendo fino ai contemporanei, e la scrittrice e docente di Storia e
Filosofia Elisabetta Boccardi, che
ha offerto un'analisi storico-filosofica tra magico e fantastico, analizzandone
le sue sfaccettature e suggestioni che spaziano dalla lingua dialettale al
teatro, dalla letteratura alla canzone pop americana.
Il titolo della pubblicazione
richiama quello dell' omonimo progetto culturale, ideato dalla citata Cassavia
e realizzato con Rosa Crispino, Michele Bruno e Massimiliano
Manolio, Elena Di Napoli e Vincenzo Gagliardi, allora presidente
della Pro-Loco che, con l'amministrazione cittadina, ha candidato lo stesso
progetto al bando "Le Storie invisibili" (classificandosi terzo sui 24
approvati), presso il Gal-Cosvel di Rotondella nell'estate di tre anni fa. Finanziato
con fondi dell'Unione Europea, il tutto si è concluso e realizzato in maniera
attinente rispetto al crono programma presentato al Cosvel.
L'idea progettuale "Colobraro
terra del magico e del fantastico" è stata articolata in alcune fasi distinte
ma interconnesse, precedute da uno studio sociologico condotto sul territorio
di Colobraro e proteso a rilevare il gradiente dell' argomento magia,
all'interno della popolazione. "Che si presentò subito divisa in due anime, una
intenzionata a rivalutare il fattore del magico e a farne eventualmente un uso
spinto, anche ‘sfruttandone' i risvolti commerciali, e un'altra parte che non
ne voleva neanche sentir parlare. La Letteratura del
fantastico, incarnata in questa terra straordinaria, è sembrata la
giusta sintesi fra opposte tendenze, rivalutando il ‘magismo' comune a tutti i
paesi dell'entroterra Lucano e restituendogli tutto il suo fascino, attraverso
un operazione di marketing d'alto profilo culturale".
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