"TESTIMONE
NEL TEMPO (VOLUME II)" DI DON ALDO VIVIANO È UNA RACCOLTA DEI SUOI ARTICOLI PUBBLICATI DAL
QUOTIDIANO LUCANIA
Sono stati
raccolti da Don Aldo Viviano i suoi scritti
apparsi dal 19 dicembre 1991 al 20 dicembre 1992 sul quotidiano Lucania, e adesso
pubblicati (bozze di stampa revisionate a cura di Giovanna Iorio) nel volume "Testimone nel tempo (volume II)" (Edizioni
Serrapotimo, Carbone -PZ- ottobre 2007). Il libro è dedicato a mons. Antonio Rosario Menonna, "vescovo per eccellenza e dotto Presule della
Lucania risplendente dei Fasti di santità e cultura".
Nell'appendice, gli "Atti
posteriori 2006/2007", con altri interventi dell'Autore: al 1° Convegno sulla
Oncologia in Basilicata, organizzato dall'Associazione Onlus "Lina Buonfiglio"
di Chiaromonte, a Montalbano Jonico il 29 aprile 2006; e alla presentazione del
libro "Il Granduca di Costa Fiorita" di Pietro
Giuseppe Lucarelli, a Colobraro il successivo 30 dicembre. Si ripropongono,
inoltre, i documenti ufficiali (inclusi gli "Echi di stampa") del "Gemellaggio
con la città di Castelforte (Laina) decorata di Medaglia d'Oro al Valor Civile
e denominata Centro per la Pace", una doppia iniziativa svoltasi sempre nel
2006, a Carbone il 10 agosto e a Castelforte il 6 ottobre. Il testo si chiude
con la sua nota della "Riapertura del massimo tempio cittadino. Parrocchia S.
Luca Abbate". (S.V.)
DON ALDO VIVIANO, "STELLA LUMINOSA"
DEL FIRMAMENTO ECCLESIASTICO LUCANO
Don Aldo Viviano, 54 anni di
sacerdozio, è autentico pastore e
figura presbiteriale di prim'ordine nella nostra regione, con la sua profonda
espressione di una vocazione ispirata, temprata e lucida, e una intelligenza
visionaria e impegnata al contempo, mai disgiunte dalla tensione verso gli
umili, i meno fortunati e i bisognosi. Un'intima professione di fede e di
propensione pubblica, la sua, riaffermate con saggezza, lungimiranza e
affettuosità in oltre mezzo secolo di vita sacerdotale esplicatasi
esclusivamente nel senso alto e nobile della missione e nel ricambiato amore,
rispetto e stima dei parrocchiani non soltanto del potentino, a Senise e,
soprattutto, a Carbone ("Paese che ho adottato sin dal primo giorno in cui ho
messo piede su questa terra benedetta da Dio e dagli uomini"). Proprio dal
piccolo centro ha irradiato la sua scintillante azione come guida spirituale e
morale e autorevole formatore di giovani e studenti delle scuole secondarie, oltre
che collaboratore giornalistico sensibile, curioso e aperto, e tuttavia sempre
pienamente inserito nel flusso più generale dell'ampio dibattito sulle
questioni cruciali della storia nazionale del nostro tempo. "Ho servito la
gente ma non sono stato servo della gente", è un po' il suo motto. Rimarchevoli
le sue molteplici attività di animatore culturale pluripremiato (a Soragna nel 1981; Guardia d'onore al Pantheon;
dall'Accademia internazionale Federico di Svevia nel 1995); il San Valentino di
Terni) nel generoso radicamento di ogni iniziativa nelle sue radici, dalle
feste religiose patronali (che ha presieduto) alla fondazione della biblioteca parrocchiale (e della
famiglia Cascini, 2000 antichi volumi donati all'Archivio di Stato di Potenza
dalla nobile famiglia originaria di Castelsaraceno, catalogati da don Aldo e Pino Clemente, docente di Lettere),
dalla promozione di sagre alla valorizzazione delle tradizioni popolari dal
1970 (di storia, costume, fotografia, presepe, natura e ambiente, gastronomia,
carbonesi illustri), dai premi letterari e di poesia a livello circoscrizionale
e regionale alle memorie celebrative (del "Dr Mario Egido Guerriero Medico Specialista"). Un'opera di
evangelizzazione di ecumenismo esemplare incarnate da un eccellente teologo,
anche scrittore, saggista e poeta. Una "Stella luminosa", come lo definì già
nel 1960 mons. don Antonio Lavitola. (S.V.)
Scheda biografica - Don Aldo è stato ordinato sacerdote a ventiquattro
anni, dall'indimenticato mons. Pasquale
Quaremba, vescovo della diocesi (allora denominata) di Anglona e Tursi. La
cerimonia si è svolta il 15 agosto 1955 nella chiesa "San Tommaso" di Chiaromonte, paese dov'è nato il 10 luglio
1931, in provincia di Potenza. Formatosi
presso il Seminario regionale interdiocesano di Potenza e nel Seminario
interregionale di Salerno, il giovane prete si è laureato nella Facoltà
Teologica "San Luigi" dei MM.RR.PP. Gesuiti a Posillipo, in provincia di
Napoli, il 15 gennaio 1958. Nello stesso anno è destinato a Carbone, dopo l'esperienza di parroco della
chiesa "San Francesco" e di assistente ecclesiastico della Gioventù maschile
dell'Azione Cattolica negli anni 1955-56 a Senise, dove ritornerà a lungo per
insegnare Religione nell'Istituto tecnico commerciale, dal 1984 al 1996. Ma la
sua vita è legata indissolubilmente alla parrocchia di San Luca Abate di Carbone,
non soltanto come assistente ecclesiastico di Azione cattolica e direttore
dell'Apostolato della preghiera e dell'Associazione chierichetti, oltre che
presidente dell'Ente comunale di assistenza dal 1960 al 1964, ma in particolare
come insegnante di Religione nella scuola media statale dal 1965 al 1996. Chiamato a dirigere l'Istituto di scienze
religiose della diocesi di Tursi-Lagonegro, nella stessa istituzione il maturo
don Aldo è stato docente di Storia della chiesa universale e locale dal 1988 al
1995.
Caratterizzato da una avvincente scrittura piacevole, con condivisibili analisi
socio-antropologiche, opinioni chiare e riflessioni acute, e da un
personalissimo stile ironico, Don Aldo è valoroso e apprezzato autore di "Penna
Paese Prete" (1968), "Parole
Pensieri Periferie" 1992", "Testimone nel tempo" (due volumi del 2000 e 2007) e dell'opera "Giornale del pulpito"
(usciti due dei tre volumi programmati, edizione "Il Serrapotimo", Carbone,
2005 e 2008, raccolta di articoli dal quotidiano di vita regionale Lucania,
negli anni: 1997-1998-1999-2000 e 2001-2002-2003-2004), che raccolgono gran
parte dei suoi articoli pubblicati nel corso del tempo da diversi quotidiani e
periodici, dei quali è stato prestigioso e attivissimo collaboratore. La sua
collaborazione giornalistica per la stampa
e oggi pure on line, infatti, è sempre intensa, autorevole e puntuale,
da osservatore attento e non indifferente neppure alle valutazioni politiche. Attualmente
e da alcuni anni scrive per "Il Quotidiano della Basilicata", con
un passato anche da corrispondente del quotidiano nazionale "Il
Tempo" dal 1959, quando ha fondato il bollettino parrocchiale
"La Stella di Carbone" (1959), seguito dal periodico
indipendente di attualità "Il Serrapotamo" (nel 1968).
Presentatore di istanze locali a "Mi manda Lubrano" di Rai Tre
nel 1991, nello stesso anno ha incominciato a firmare la rubrica settimanale
"Il vangelo della domenica" su "Lucania
- Quotidiano di vita regionale", mantenendo costantemente attivo il
rapporto con "La fenice - Rivista di Informazione Arte e Cultura", sin dai
primi numeri.
Salvatore Verde
|