Tursi - Il ristorante "Palazzo
dei Poeti" entra con una "forchetta" d'eccellenza nell'assai esclusiva guida
del Gambero Rosso. In meno di tre anni (l'inaugurazione al pubblico è avvenuta
la notte di capodanno del 2005), la struttura turistica della nota famiglia
Popia, situata nell'antico borgo arabo-saraceno della Rabatana, all'incrocio
tra le vie Manzoni, Aspromonte e Solferino, continua a riscuotere crescenti
consensi di un selezionatissimo pubblico
sempre più anche internazionale e notevoli successi della critica specializzata
nel settore dell'alta e raffinata gastronomia italiana. Dopo appena un anno di
attività, sono arrivate le prime affermazioni con l'inserimento nella nuova "Guida
dei Ristoranti d'Italia 2007 de L'espresso" e poi nelle "guide accoglienza Alberghi
e ristoranti d'Italia del Touring Club Italiano" (schedati 4544 alberghi e 3210
ristoranti, 34 i comuni lucani inclusi, per un totale di 85 strutture
evidenziate, comprese le città capoluogo), con la supervisione di Luigi Cremona.
Una ulteriore e definitiva
consacrazione giunge adesso dal Gambero Rosso che, nella guida dei 20 anni dei
"Ristoranti d'Italia 2008,1931 locali classici e innovativi" (chiusa in
redazione il 31 agosto e da poco in libreria), curata da Stefano Bonilli (anche
direttore editoriale) e Marco Bolasco, attribuisce al locale della città sede
di diocesi l'ambito ed elitario riconoscimento, il maggiore ottenuto dai
ristoranti in Basilicata, di una "forchetta" (tre sono il massimo, a seconda
del grado di eccellenza: da 75 punti a 79/100, poi da 80 a 89/100 e da 90 a 100/100). Nello specifico, la qualità del Palazzo dei
Poeti emerge dai voti assegnati per la cucina (45/60), per la cantina (14/20),
per il servizio e per l'ambiente (ad entrambi 8/10), e un bonus (2/3), che "in
alcuni casi si aggiunge, per una sorta di indice di piacevolezza". Il valore e
il prestigio della valutazione, occorre sottolineare, sono condivisi solamente
da altri cinque locali con "una forchetta" nell'intera regione: la "Locanda del
Palazzo" di Barile, la "Antica Osteria Marconi" di Potenza e altri tre nella
città di Matera: "Baccanti", "Lucanerie" e "San Pietro Barisano". Tutto merito,
dunque, di una oculata e lungimirante gestione familiare: Paolo Popia, il
giovane direttore, è coadiuvato anche dai fratelli maggiori Vincenzo e Filippo
e soprattutto dal padre Antonio Popia (vincitore nel 2005 del premio di poesia
dialettale dedicato a Pierro), e da un affiatato e valido gruppo di collaboratori
di cucina e di sala, composto dal primo chef Giuseppe Masiello, da Carmine
Pangaro, 2° Chef, Leonardo Viola, aiuto Chef, Daniele Vita, metre, Rosanna
Cospite, chef de range, con la notevole consulenza dell'autorevole Mario De
Muro, capo team dell'Unione Cuochi
Lucani. Alla struttura, con un
centinaio di coperti, è annesso anche un ottimo albergo (per informazioni : www.palazzodeipoeti.it, chiuso il lunedì
e ferie dal 5 al 25 novembre).
"La rivitalizzazione del più
antico quartiere è un sogno a lungo inseguito che si sta realizzando e
consolidando anche con la nostra iniziativa imprenditoriale, tra difficoltà non
facili e qualche incomprensione istituzionale, tant'è che abbiamo invitato
Giampiero Perri, il commissario straordinario dell'Apt, a rendersene conto,
dopo le strane dimenticanze ‘editoriali' degli ultimi tempi", dichiara Paolo
Popia con comprensibile emozione e giustificato orgoglio, "e la gratificazione
della ‘forchetta' ci ripaga dei sacrifici, riconoscendoci e confermando la
professionalità delle prestazioni e dei servizi dispiegati nella quotidianità, oltre
a stimolarci nel perseguire strategicamente nella direzione di marketring
intrapresa, anche per favorire la crescita sociale e lo sviluppo turistico del
territorio tursitano".
La dedica critica del Gambero
Rosso, che trascriviamo integralmente, oltre all'indiscussa competenza, è
espressa con toni affettuosi e lodevoli
nei contenuti: "Paolo Popia,
stirpe di poeti dialettali allievi del grande Albino Pierro, ritorna a casa
dopo gli studi di architettura, compra il Palazzo Canonico nella Rabatana
(l'affascinante e semidiroccato borgo arabo di Tursi), lo ristruttura e, in
onore del padre Antonio e di Albino Pierro, lo chiama Palazzo dei Poeti.
Assieme allo chef Giuseppe Masiello, Paolo propone creazioni culinarie che
partono da intuizioni come da memorie, costruite con le materie prime dei
luoghi. Abbiamo assaggiato uno straordinario lonzino di maiale, cotto nel sale
e nel vino, dei peperoni cruschi preparati in maniera impeccabile, le
orecchiette ai carciofi, capicollo e pomodorini e gli strascinati con fave
novelle guanciale e pecorino. Di assoluta qualità è la variazione sull'agnello
rabatanese e salsa all'Aglianico del Vulture. Dolci interessanti e sorbetti
alle erbe della Rabatana per concludere questa esperienza non solo gastronomica
(bonus). Nel corso del pranzo, Paolo Popia accompagna i nuovi commensali in un
viaggio attraverso la sua terra e recita (con bravura straordinaria) poesie in
dialetto tursitano. Il servizio è attento e cortese, la carta dei vini
organizzata per produttore con ricarichi corretti. Carta degli oli in allestimento ma già pronta
alla degustazione. Con i piatti della carta è possibile comporre liberamente un
menu degustazione a 30 euro (bonus)".
Il Gambero Rosso
contraddistingue anche altri locali della Basilicata: "Luna Rossa" di Terranova
di Pollino ha ottenuto "due gamberi" (su tre), il massimo attribuito alle
trattorie lucane; hanno "un gambero": "Pietra del Sale" ad Avigliano, "La Locandiera" e "Al vecchio Frantoio" di Bernalda, "Il Cantuccio"
di Matera, "Vaddone" di Melfi, "Pitty" di Policoro; "C'era una volta" e
"Triminiedd'" di Potenza; inoltre, sono state segnalate dalla guida: "Vincenzo
Pezzolla" di Accettura, "Al Becco della Civetta" di Castelmezzano, "Il Giardino
di Epicureo" e "Villa Cheta Elite" a
Maratea, "Le Botteghe" a Matera, "Novecento"
a Melfi, "Borgo Antico" e "L'Incontro" di Pisticci, "Da Peppe" di Rotonda e "Al
Frantoio" di Venosa); "Laboratorio Divino" di Potenza, è l'unico della
categoria wine bar, con "una bottiglia" (il massimo è sempre tre). Insomma, in
tutto solo sei comuni della provincia di Matera (con dodici ristoranti) e nove
della provincia di Potenza (con 14) sono stati ritenuti meritevoli
dell'inclusione, a conferma di criteri e requisiti del tutto particolari, e a
garanzia di amanti ed estimatori della buona tavola e della qualità sopraffina del
cibo, a ragione definita dal divino Pellegrino Artusi "La scienza in cucina e
l'arte del mangiar bene".
Salvatore Verde
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