In libreria "La diegesi filmica lucana e l'immagine cliché
della Basilicata" di
Salvatore Verde e Leandro Domenico Verde, Edizioni
Giuseppe Laterza, Bari, 2013, pag. 252. Prefazione di Paride Leporace.
<<Non è stato facile
trovare la sottile linea rossa in grado di collegare un insieme disparato di
film "di finzione", realizzati da registi diversissimi in una diacronia
temporale di oltre mezzo secolo. Un raggruppamento filmico che contiene nella
varietà produttiva e spettacolare, una curiosa relazione diretta, assai precisa
e giammai casuale con la Basilicata,
intesa come luogo, geografia, oppure in senso antropologico, alla
caratteristica dei suoi abitanti, pastori, braccianti soprattutto.
Di
esso si propone un inedito e particolare spunto critico, suddividendolo
specularmente anche in due direzioni tendenziali: da una parte, l'attinenza con
la regione è stata esibita più spesso con toni comico-ironici, nei piccoli
nessi utilizzati, o con cadenze prevalentemente grottesche, laddove le
correlazioni assurgevano a un maggiore ed ostentato protagonismo; dall'altra,
non mancano coerenti e superlative iperboli drammatiche, dal tono, stile e fattura piuttosto
rispettosi e omaggianti.
E questo vale anche quando, raramente, si può
ravvisare l'apporto di alcuni sensibili lucani nel cast di un film. Il metodo e
il ragionamento scaturiscono esclusivamente da una precisa indicazione e
funzione audio-visiva ascrivibile alla causalità del narrato, ovvero ricavata
dalla diegesi filmica (termine greco, aggettivato in diegetico, utilizzato da
Aristotele nella Poetica). La
rilevanza sociologica e culturale, oltre che filmografica, sta nell'utilizzo
della citazione (e) di luoghi comuni sulla Basilicata e i suoi abitanti (anche assimilati ai
meridionali in genere).
La modalità prediletta dal citazionismo è sovente, ma
non esclusivamente di tipo verbale, breve o ridondante, che attiene alle
battute e al tratteggio caricaturale dei protagonisti più disparati. Dovendosi
escludere la mera casualità, è lecito porsi una indifferibile domanda: perché
mai gli autori si sono riferiti alla Basilicata o ai comuni oppure alle
caratteristiche dei suoi abitanti? Agli
attenti spettatori cinematografici e televisivi, almeno a quelli di origine lucana,
dunque, non sarà certo sfuggita tale esperienza, non proprio inusuale, avendo
la consapevolezza che non si tratta di film girati in tutto in parte nella
regione, oppure scaturiti da autori e registi accomunati dalle radici con il
nostro territorio.
Il libro offre una risposta al perché questo si sia
verificato e proprio con tali modalità, indagando a fondo tale fenomeno che si
è palesato negli anni sul doppio versante comico-grottesco e drammatico-autorale.
Il libro di circa 250 pagine, contiene anche le locandine dei film considerati,
una vasta bibliografia e un indice dei nomi e dei film, propedeutici per
ulteriori ricerche. Disegno di copertina dell'artista tursitano Vincenzo
D'Acunzo e contributo di Paride Leporace, direttore della fondazione Lucana
Film Commission, autore di una prefazione acuta, generosa e stimolante. Li ringraziamo come meritano>>
Salvatore Verde e Leandro Domenico Verde
Dalla
prefazione di Paride Leporace, Direttore della Fondazione "Lucana Film Commission"
<<Che un padre e un figlio scrivano insieme un libro di
robusta cultura cinematografica mi sembra già una bella notizia. Il concerto a
quattro mani di Salvatore Verde, maestro d'asilo, filmaker e critico, e del
figliolo Leandro Domenico, giovane studioso di comunicazioni di massa,
testimoniano una contestualità dell'opera che poggia su fecondi ragionamenti e
fruizioni della macchina cinema filtrati dalla passione per il "genius loci"
della propria terra e il mistero della loro identità regionali. I due Verde,
sono dei lucani di Basilicata che attraverso la settima arte ragionano su una
regione nei fatti inventata e che sfugge, se non per lenti luoghi comuni, alla
conoscenza nazionale. Sulla Basilicata si è sempre scritto e indagato poco. E
questa non mi sembra questione di poco conto per chi in termini estremamente
documentati ne affronta alcune domande decisive attraverso un minuzioso lavoro
di ricerca...
Si badi bene qui non siamo in presenza del solito repertorio sul
cineturismo dei luoghi (pur ampliamente contemplato nel gioco degli specchi del
colto ragionamento) ma attraverso 21 pellicole girate tra il 1957 e il 2012 ci
si attiva a smontare l'immagine cliché costruita dal caso e dagli uomini che
hanno partecipato a quel determinato costrutto filmico. La filmografia
costruita con ossessione diegetica e con revisione cronologica, pur se posta
alla fine del volume, è l'architrave di un'opera che sarà molto apprezzata dal
lettore cinefilo di ogni latitudine che voglia comprendere l'intrigo del luogo
comune posto sotto un'enorme lente d'ingrandimento...
La categoria ingenua e
povera del lucano filmico cambia nella cavalcata del corso del tempo e gli
autori, film per film, sequenza per sequenza, citazione su citazione,
attraverso personaggi e maestranze da cast e "negri" da sceneggiatura ne
ritracciano fili nascosti, preziosi nel ripercorrere un originale viaggio in un
labirinto mai percorso prima da altri in questa forma tassonomica.>>
Salvatore Verde,
nato nel 1955 a
Tursi (MT), è filmmaker, critico cinematografico e collezionista. Consulente
del festival internazionale CinemadaMare da sei edizioni (2007 - 2012), ne è il
presidente della Giuria di esperti, dopo aver fatto parte della Giuria dei
giornalisti (2004). Ha scritto, diretto, interpretato e co-prodotto Modo armonico semplice - L'asilo di un
Maestro (2007), film di ricerca di notevole interesse culturale e
pedagogico, lodato dalla critica. Giovane componente (1978-81) del Comitato
regionale Lucano per il Servizio radiotelevisivo e Rai-Tv, dal 1980 è
insegnante della scuola statale dell'Infanzia e autore di progetti scolastici
sulla "Didattica del cinema", per la formazione in servizio degli insegnanti, e
docente-formatore dell'ambito "Messaggi, forme e media". Iscritto all'Ordine
dei giornalisti pubblicisti di Basilicata, dal 1997 collabora con il quotidiano
La Gazzetta
del Mezzogiorno ed è direttore responsabile del giornale on line Tursitani.it, dopo aver diretto Tursitani, il bimestrale del comune di
Tursi. Cultore di storia locale, nel 2012 ha pubblicato per le Edizioni Giuseppe
Laterza Il cavaliere templare di Tursi.
Leandro Domenico
Verde, nato nel 1981 a
Vimercate (MB), iscritto all'Ordine dei Giornalisti pubblicisti di Basilicata
dal 2008, è laureando in Scienze della Comunicazione, indirizzo Comunicazioni
di massa, all'Università degli studi "La Sapienza" di Roma. Appassionato di internet, è
cofondatore e redattore dei giornali on line ilMetapontino.it e Tursitani.it.
Ha collaborato (2004-2009) con il quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno
e con il bimestrale Tursitani
(2004-2008). Cura uffici stampa di eventi culturali, cinematografici e
musicali, interessandosi anche di sport e politica.
Indice del libro
Prefazione, pag. 7
I. Il cinematografo delle idee, 11
II. L'insieme considerato, 15
III. Esclusioni e inclusioni, 19
IV. Diegesi filmica, 23
V. Immagine bifocale dello stereotipo, 29
VI. Dualismo citazioni stico, 39
VII. Utilità della Film Commission, 43
VIII. Luoghi comuni, 51
IX. La citazione, 57
X. (Auto)biografia e (cre)azione autoriale, 63
XI. Il terrone: dalla terra di ulivi, di mal di luna e
di arcobaleni, 67
XII. L'atipia retrò del cliché e la condivisione
dell'essenza, 71
XIII. Finzione e documentario: cinema del reale nello sguardo
del passato, 73
XIV. La comparsa dei Lucani e della Basilicata, 81
Filmografia diegetica, 85
(Re)visione
cronologica
-Un
prologo apparente, 89
- Lucania? E dua l'è sta Lucania? Mai sentita, 98
- Ci sono notizie di Metaponto?
Hai proprietà a Metaponto?, 121
- Ucciso a Stigliano, 124
- Un western meridionale: il
brigantaggio, 127
- Io son pecoraro. Giro di qua e
di là, in Lucania, 130
- Omicidio colposo: è crollato un
viadotto della superstrada Matera-Battipaglia, 132
- L'Eni ha
trovato il metano a Ferrandina, Grottole, Pisticci, 134
- Te ne vai a pascolare bello
bello le tue pecorellein Basilicata, 137
- Vallo, stazione di Vallo di
Lucania, in Campania, 140
- Del suo film, che gliene
importaa un povero bracciante lucano?, 142
- Ametrano, va a votare a Matera?, 145
- Professor Vocesana Beniamino di
Metaponto, dei produttoriindipendenti del Mar Jonio, 151
- Molfetta-Hollywood via Potenza, on the road, 156
- Con tutti i miei amici andavamo su un ponte fuori
Potenza... Questo grande gemellaggio
Uzbekjistan Basilicata, 158
- Vuoi che mi mandino in un
paesino della Basilicata?Ci vado volentieri!, 161
- A Roma, il Circolo dei Lucani
tifa per l'Italia, 163
- Io vorrei vedere i Sassi di
Matera, 165
- Guarda che la Basilicata è una
regione bellissima,piena di storia, 167
- "W Matera", 170
-
È andata a Matera a farsi monaca di clausura, 173
SCHEDE, pag.
175
Abbreviazioni, 176
- La nonna Sabella di Dino Risi, 179
- Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, 183
- Spartacus di Stanley Kubrick, 187
- I Briganti Italiani di Mario Camerini, 190
- Duello nella Sila di Umberto Lenzi, 192
- Il Giorno più corto di Sergio Corbucci, 194
- Detenuto in attesa di Giudizio di Nanni Loy, 197
- Il Caso Mattei di Francesco Rosi, 199
- Milano Calibro 9 di Fernando Di Leo, 201
- Cafè Express di Nanni Loy, 203
- Sogni
d'oro di Nanni Moretti, 206
- Bianco, rosso e verdone di Carlo Verdone, 208
- Effetti Personali di Giuseppe Bertolucci, 210
- Turné di Gabriele Salvatores, 212
- Viola bacia tutti di Giovanni Veronesi, 214
- Ormai è fatta! di Enzo Monteleone, 217
- 2061 Un anno eccezionale di Carlo Vanzina, 219
- Il cosmo sul comò di Marcello Cesena, 221
- Ex di Fausto Brizzi, 224
- Benvenuti al Nord di Luca Miniero, 226
- 100 metri dal paradiso di
Raffaele Verzillo, 229
Bibliografia, 231
Indice dei nomi, 237
Indice dei film, 243
Ringraziamenti, 247
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