Tursi - Se n’è andato improvvisamente, ma dopo aver patito tanta ingiusta sofferenza, Adolfo Gabriele Mormando, 78 anni, indimenticato maestro elementare per diversi decenni e figura nota anche per le doti di equilibrio e per la straordinaria vita irreprensibile, dedicata al lavoro, alla moglie e ai tre figli, e, negli ultimi lustri da pensionato, ai numerosi nipoti. Da un quinquennio in dialisi, le sue condizioni si erano progressivamente indebolite per l’inesorabilità del male che lo aveva colpito, ma senza intaccarne compostezza, lucidità e aspetto bonario col sorriso malinconico. Pur essendo stato amministratore comunale in gioventù, negli anni 1956-60 e poi rieletto nel 1964, quando si dimise quasi subito, successivamente si tenne sempre in disparte. Per una valutazione, come ricordava e ribadiva, che oggi può apparire ovvia: “ciascuno non può ignorare ciò che deve fare, soprattutto se ama fare ciò che deve”. E lui ha amato fare l’insegnante, in anni difficili e con abnegazione, realizzando la massima pedagogica di dare di più a chi aveva di meno e dando così il suo personale contributo per la formazione di intere generazioni di tursitani. Nel primo pomeriggio di domani i funerali nella Cattedrale.
Salvatore Verde
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