È morto il maestro Salvatore Armando Di Noia (Tursi,
04/4/1935-16/02/2011)
Si sono svolti giovedì pomeriggio i funerali di Salvatore Armando Di Noia, indimenticato maestro
di scuola Elementare, cultore di pedagogia e figura assai nota nella comunità
paesana. Era deceduto mercoledì mattina nella propria abitazione di via Roma, fulminato
da un infarto nonostante che nulla lo lasciasse presagire.
In pensione dal 1°
settembre 2000, avrebbe compiuto 76 anni il prossimo 4 aprile. La cerimonia
funebre è stata officiata nella cattedrale dell'Annunziata da don Giovanni Lo
Pinto, che nell'omelia ha avuto parole di grande considerazione per tutti
coloro che, come Armando, hanno dedicato un'intera vita a insegnare, così
contribuendo alla crescita positiva delle nuove generazioni. Vicino ai commossi
familiari, erano presenti molti ex alunni e compagni di lavoro, numerosi
cittadini, tra i quali il sindaco Giuseppe Labriola e diversi amministratori
locali. Al termine, sul sagrato l'orazione funebre intrisa anche di sottili
ricordi del prof. Antonio Rondinelli, amico e per molto tempo collega dello
scomparso, e uno spontaneo omaggio di Aldo Mario Zaccone, preside valsinnese in
pensione anch'egli, ma dirigente scolastico tursitano dal 2000 al 2009.
Dopo la parentesi di un biennio in Friuli-Venezia
Giulia, dal 1959 al 1961 nelle province di Udine (nel paesino di Patocco di
Chiusaforte) e Pordenone (a Pravisdomini), il Maestro Armando ha sviluppato la
sua appassionata carriera per un quarantennio e ininterrottamente nel paese
natale, dove ha lasciato un segno intergenerazionale duraturo, dapprima nella
Direzione didattica e quindi nella nuova configurazione dell'Istituto
comprensivo "A. Pierro". Al massimo livello pure la sua giovanile esperienza politica
locale, quando litigi e contenziosi erano aspra quotidianità all'ombra di un
campanile quasi monocolore. Lo si ricorda, infatti, come consigliere comunale
eletto il 22 novembre 1964 e poi il 27/11/1966. Proprio nella seconda
consiliatura fu sindaco democristiano per oltre quattro anni, dal 9 luglio 1967
al 13 dicembre 1971, comunque tra i più longevi di Tursi. A giusta ragione
Comune e Scuola avevano i rispettivi gonfaloni a lutto.
Diplomatosi giovanissimo, appena ventenne insegnò prima
della scuola Sussidiaria di Anglona e poi nella scuola Popolare della Rabatana
e della frazione di Panevino. Durante il lungo servizio statale, è stato tra
l'altro direttore del Centro di lettura negli anni Sessanta e, per alcuni
lustri, sicuro collaboratore vicario dei direttori didattici che si sono avvicendati.
Sono davvero tanti gli insegnanti di scuola elementare ma anche della scuola
materna, non soltanto tursitani che da lui si sono preparati ai concorsi in
varie parti d'Italia, sovente risultati vincitori e tuttora in servizio. Dotato
di forte temperamento, cultura classica e di schietto carattere, quasi un
"duro" dal cuore tenero e sensibile, la sua incisiva azione formativa ed
educativa è di quelle consegnate ormai alla storia della scuola Primaria (che
prima o poi qualcuno si dovrà pur incaricare di scrivere, a futura memoria). Sempre
ispirata ai grandi e condivisi valori della migliore tradizione scolastica
italiana, Armando Di Noia è stato attentissimo e aperto alle innovazioni
didattiche e un sicuro sostenitore delle nuove leve di docenti, oltre che un
assoluto riferimento per le famiglie (e l'autodisciplina) degli scolari.
Insomma, egli ha amato davvero il suo lavoro, svolto
da stimato professionista e come una missione, con una ineguagliata carica di
energia, apertura intellettuale e vitalità. Tutte qualità rare che paiono
essere rimpiante e difficili da trovare, mentre va scomparendo la stessa
presenza maschile nella scuola italiana di base.
Salvatore
Verde
|