Nella prossima primavera gli elettori di Tursi
saranno chiamati alle urne per il rinnovo del Consiglio comunale. Essendo
residente e vivendo a Policoro seguirò le elezioni con il giusto distacco e
quindi lungi da me parteggiare per i vari candidati alla carica di primo
cittadino. Avendo però vissuto in prima persona il clima di una competizione
amministrativa nello scorso maggio, presumibilmente i temi che i vari partiti e
i politici, credo, tratteranno, saranno gli stessi: lavoro, qualità della vita,
agricoltura, infrastrutture e quant'altro. In ogni tornata elettorale che si
rispetti non mancheranno le parate di parlamentari, segretari nazionali e
locali, consiglieri regionali e altri. Quello che però mi preme sottolineare, e
lo dico come se votassi nella Città di Albino Pierro, è quello di non farsi
influenzare da fattori esterni né dalle solite promesse da marinaio che spesso
vengono sbandierate da tutti: penso che ormai siamo grandi e vaccinati per non
credere più alle favole. Ecco, pertanto, dopo la doverosa premessa, precisare
cosa significhi votare alle comunali. Il Municipio è la cellula fondamentale
della società: il cittadino quando ha un problema la prima cosa che fa è
recarsi al Palazzo di Città, per incontrare generalmente il sindaco o
l'assessore competente. Molto spesso i problemi esposti nel "confessionale"
sono, purtroppo, di natura sociale: un figlio che non lavora, un padre di
famiglia precario, l'alta imposizione fiscale, le bollette sempre più salate e
la difficoltà anche di fare la spesa, perché lo stipendio finisce il venti di
ogni mese. Questi temi sono di dominio pubblico in tutte le nostre realtà,
grandi metropoli comprese. E' vero che l'economia italiana stenta a decollare e
che il Belpaese si trova in una fase di stagnazione da un bel po' di anni, e questo
periodo di crisi economica lo si avverte di più dalle nostre parti, poiché il
tessuto produttivo è molto debole rispetto ad altre aree dell'Italia. Tutto ciò
ce lo dobbiamo ricordare quando votiamo in altre competizioni elettorali. Per
quanto riguarda i piccoli centri, i sindaci non hanno i poteri giusti per
invertire il trend: sono il terminale delle lamentele dei cittadini, ma sono
impotenti nel risolvere i loro problemi. Il Comune è un Ente locale che eroga
servizi e non ha potestà legislativa né risorse finanziarie per risolvere la
crisi economica che attanaglia molti centri del Sud. Facciamo qualche esempio:
se le strade di stretta competenza del Comune sono piene di fossi, il sindaco
può intervenire; se un semaforo non funziona la competenza è del Comune così
come rivedere la segnaletica stradale all'interno di una città o paese. Se ci
sono delle famiglie bisognose l'assessore alle Politiche sociali, compatibilmente
con i soldi stanziati in bilancio, può elargire un piccolo sussidio. E ancora:
se un giovane vuole aprirsi un negozio di vicinato il sindaco rilascia la
licenzia, salvo casi particolari. Inoltre, compito di una maggioranza è quello
di organizzare spettacoli culturali e di intrattenimento in alcuni periodi
dell'anno. Ecco alcuni esempi delle competenze che ha un'Amministrazione
indipendentemente dai colori politici. Le politiche attive del lavoro non
possono essere create da nessun sindaco perché non è di loro competenza. L'Ente
preposto per creare occupazione è la regione e il Governo nazionale. Questo è
un passaggio importante che ogni cittadino, elettore e non, deve conoscere se
alle prossime elezioni vuole dare un voto onesto. Pertanto se fossi un elettore
di Tursi il criterio che darei ad un diritto importante, perchè figlio di
numerose battaglie civili, è quello di giudicare i candidati sulla base di
quello che hanno fatto o intendono fare, tenendo sempre presente però il
programma elettorale. Non credo che sarà difficile per molti tursitani trovare
un pieghevole sull'Amministrazione uscente di cinque anni fa e verificare se
ciò che c'è scritto è stato o meno attuato; così come è facile valutare se ciò
che propongono le liste avverse possono essere concretizzate o meno non
dimenticando mai le famose competenze comunali. Infine, ma non per ultimo, e
non meno importante per chi si recherà alle urne è votare quei candidati che
hanno lasciato un segno all'interno della comunità; coloro che hanno dimostrato
attaccamento alla causa di Tursi; coloro che hanno servito, in un qualsiasi
campo, la comunità e che non se ne sono serviti per chissà quali scopi. Ogni
città si merita l'Amministrazione che vota. Prima di votare, perciò, occorre
meditare, seriamente.
Gabriele ELIA
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