Il blasfemo memoriale di Marcello Tedesco di Maolone Riccardo
Pochi giorni
prima della chiusura della mostra collettiva (più di trenta artisti da ogni
parte d'Italia) SOUND SURROUNDING a cura di Mauro Cossù nella cripta S.
Restituta a Cagliari, il sacerdote custode della stessa visitando l'esposizione
si è imbattuto nell'installazione video di Marcello Tedesco - Persona vs
Memoriale. La reazione del religioso è stata drammatica. Infatti dopo aver
visto alcune scene del video ha chiesto che l'opera venisse ritirata dalla
mostra ritenendola (parole sue) blasfema! A colpire la sensibilità del
sacerdote sarebbe una scena dove una donna accarezza il protagonista del film.
Difatti a suo parere quella era in modo inequivocabile una scena di masturbazione.
Indubbiamente l'opera di Tedesco ha una carica fortemente provocatoria se non
addirittura eversiva. La sua ultima installazione mette infatti a confronto due
forze, due linguaggi, opposti. Uno è il linguaggio della legge incarnato da una
figura che ricorda in maniera evidente Adolf Hitler. Questa torva e inquietante
figura in divisa presidia lo spazio circostante la proiezione rendendo
difficoltoso quanto impossibile la visone dello stesso.
L'altra forza in azione è il linguaggi della ferita incarnata dal film
Memoriale. Opera di non facile lettura, anche per l'insofferenza dell'autore a
dare ragguagli in merito. Quello che però risulta piuttosto evidente è lo
sforzo di Marcello Tedesco di mostrare una realtà non contaminata, originaria,
e caotica, non rispondente a logiche di ovvia e presunta moralità, dove anche
lo stile cinematografico risulta una continua sorpresa pur rimanendo di una
radicalità quasi fastidiosa.
In ogni modo la reazione del sacerdote ha evidenziato quello che è implicito
nell'opera dell'autore, ovvero questo continuo e inesausto scontro tra il
linguaggio della legge e quello della ferita.
Quello che tuttavia lascia perplessi e leggermente annoiati è la reazione
perentoria di un religioso, che dovrebbe padroneggiarlo piuttosto bene il
linguaggio della ferita (se il corpo della chiesa mistica è quello di Cristo
c'è ne sono almeno cinque di ferite) invece di farsi censore di quanto se pur
scandaloso (ma non per la presunta scena di masturbazione, che non c'è affatto)
rimane una testimonianza di disperata umanità.
(dal blog di M.R. - mercoledì, 18 Novembre 2009, 30 letture)
|