LA BASILICATA SI RACCONTA
Potenza - Sono una
cinquantina le comunità lucane rivisitate in questo atlante della memoria. In
un affresco di ricordi fiabeschi tramandati oralmente dalla tradizione
popolare, finalmente prendono corpo quelle storie vere o inventate che assumono
la dignità di un libro. Ed acquisiscono ancor più valore quando si scopre che a
raccoglierle in questo libro sono stati i ragazzi delle elementari. Sì, proprio
gli alunni di quarta elementare di tutta la regione, per iniziativa della IV^ B
della scuola potentina di Via Tirreno. A firmare editorialmente l'opera sono Rocchina Sivolella e Lucio Attorre che hanno dato vita a "La Basilicata si racconta" per i tipi
della Editrice Ermes - Potenza, 2002.
E fra i diversi
racconti spiccano le gradevoli illustrazioni di Assunta Picone (che ha curato anche la copertina) schizzi che
rimandano la memoria alle copertine della mitica "Domenica del Corriere", vere
e proprie opere d'arte che hanno descritto un'epoca.
L'opera è frutto
di un lavoro didattico realizzato attraverso la corrispondenza avviata - come dicevamo - dalla IV^ classe della
Elementare di Via Tirreno con tutti i pari età della regione.
Un interscambio
di storie e di esperienze popolari fra adolescenti, nell'intento comune di
riascoltare le voci antiche, i miti e le leggende di un territorio antico e
ricco, e quindi riscriverle proprio per non perdere il dono della memoria.
In
tal modo, i paesi si scambiano le loro leggende, tutto quanto le passate
generazioni si raccontavano sul filo della memoria nelle lunghe sere d'inverno,
davanti al camino acceso.
Da
Abriola a Ferrandina, da Moliterno a Rionero, da Sant'Arcangelo a San Fele, da
San Paolo Albanese al capoluogo, i racconti travalicano montagne e colline, per
unire idealmente il territorio, nel nome di una Storia comune.
Una
storia fatta di credenze popolari, di mitologia e microstoria, nelle quali
prevale un grande senso di religiosità, quella forte che ancora si conserva
intensa nelle nostre popolazioni. Come nel miracolo del Crocifisso di Stigliano
e la Madonna della Stella di Sarconi o nella leggenda della Madonna del Popolo
di Rivello o nel Cavaliere di San Michele di Monticchio che si scontra col
drago. Ma anche l'eroico Ronca Battista di Melfi e l'uomo che vendette lo stesso maiale ad
Oliveto Lucano.
Forse
molte di queste narrazioni saranno ignote ai più, ed è per questo che il testo
di Sivolella ed Attorre assume una
caratteristica particolare, finalizzata alla scoperta e alla valorizzazione di
un patrimonio antropologico, etnico ed umano che andrebbe ulteriormente salvaguardato.
Un
testo che, sarebbe auspicabile, venga custodito nella biblioteca di ogni
lucano, in ogni scuola, e tramandato agli abitatori futuri di questa regione il
cui numero - sono dati recenti - è in diminuzione.
Armando Lostaglio
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