La passione per le immagini me la porto dentro sin
da bambino. A partire dall'adolescenza, a Tursi, ha cominciato a prendere forma
attraverso la curiosità e il desiderio di "immortalare" gli attimi, le
situazioni, gli amici, le persone, i luoghi e in questo sono stato stimolato
anche da persone vicine, che condividevano con me questo interesse.
Dopo il mio trasferimento a Milano ho sentito che
la mia profonda, viscerale passione poteva diventare anche il mio lavoro. Sono
approdato, dopo qualche tempo ed esperienze lavorative di altro genere, nella
società di produzione Media 88 di Gianpiero
GANDOLFO e Ambrogio FOGAR. Ho
avuto così la possibilità di collaborare con dei professionisti e ciò mi ha
dato una motivazione più consapevole nell'approcciarmi a questo strumento di
comunicazione volendo fare di ciò il mio lavoro.
Da lì, poi, una serie di esperienze, circostanze e
incontri significativi. Nel maggio 2003, insieme ad Emanuele e Massimo, ho
fondato una società con sede a Milano, la
RoadMovie, avente lo scopo di realizzare produzioni video di respiro
nazionale e internazionale e basata sulla reciproca stima e fiducia
professionale ed umana, che si origina dalla comune passione. Ho investito
tanto in questa società, sotto ogni punto di vista, e, vedendo quello che
abbiamo realizzato in questi tre anni posso dire di esserne soddisfatto.
I nostri lavori sono molto eterogenei e ci danno la
possibilità di metterci in gioco e testare la nostra professionalità,
confrontandoci con persone e culture diverse, scoprendo luoghi e realtà
lontane. Per realizzare i nostri lavori siamo spesso all'estero e questo ci
consente di assecondare anche la nostra passione per il viaggio e la scoperta.
Questo è un lavoro sempre nuovo, ogni giorno è un'
avventura; ci si trova nelle situazioni più diverse, si scoprono realtà che non
si conoscevano e, quindi, si ha la possibilità di crescere non solo
professionalmente ma anche umanamente.
Abbiamo realizzato diversi documentari con la Bongiorno Productions in onda su Rete 4,
videoclip musicali e interviste in onda su MTV (Neffa, Nek, Biagio Antonacci, Ligabue, Vasco Rossi, Sux, Sursumcorda, ecc).
Dal 2005 abbiamo deciso di attivare co-produzioni
per la realizzazione di documentari all'estero, soprattutto a sfondo sociale:
in Birmania abbiamo prodotto un documentario sulla condizione politica del
paese; in India abbiamo collaborato alla realizzazione di un documentario
commissionato dall'Organizzazione mondiale della sanità, volto ad illustrare
gli studi e le ricerche attuali sulla prevenzione e cura del cancro in tutto il
mondo; e in Sud Africa abbiamo realizzato un documentario-inchiesta sulla
situazione politica e sociale di questo stato dopo dieci anni di governo
democratico.
A volte capita che giovani registi emergenti, non
avendo le possibilità economiche per poter realizzare cortometraggi o videoclip
ci chiedano di lavorare a budget ridottissimi o addirittura nulli. Proprio
perchè la nostra è una passione, se crediamo nel progetto non esitiamo a mettere
a disposizione la nostra professionalità e i nostri strumenti. Attualmente
stiamo lavorando alla realizzazione di altri progetti ai quali mi dedicherò con
la consueta passione e il solito entusiasmo.
Nel 2005 il regista Giovanni COVINI mi ha chiamato per la realizzazione di un corto, "Un inguaribile amore". Il film, tra i
numerosi altri ha vinto il David di Donatello 2006 nella sezione cortometraggi.
Si tratta di un video che affronta in
modo coraggioso un tema molto importante, quale la sofferenza causata dalla
malattia. E' la conversazione tra un uomo e una donna il cui amore convive da
dieci anni con la malattia che ha reso lui immobile e privo della facoltà di
parlare, ma non del bisogno di comunicare.
L'occhio della telecamera mi permette di "catturare
l'attimo" e di conservare vivo il significato nascosto di ciò che accade,
consentendomi di guardare il mondo e farlo guardare per come appare,
ma raccontandolo da dove io lo vedo.
Grazie alle immagini posso immortalare la testimonianza, il ricordo, la
sensazione, l'esperienza, l'essenza di un momento; lo sguardo di un bambino, le
mani di un uomo, costellazioni di piccoli eventi, sensibilità, luoghi. Per
carpirne preziosamente momenti, incanti
e donarli lasciando un segno.
Altro non farei. Un saluto a tutto il mio paese.
Emilio Giliberti
Scheda - Emilio GILIBERTI, 30 anni, è il terzo dei sei figli di Giuseppe GILIBERTI e Filomena MAZZEI. Dopo il diploma in
ragioneria, si è trasferito a Milano iscrivendosi alla Facoltà di Economia aziendale,
pur coltivando la sua passione per le immagini e per il mondo della
comunicazione. Durante la permanenza milanese, è stato determinante l'incontro
con la casa di produzione Media 88 di
Ambrogio FOGAR e Giampiero GANDOLFO, che l'hanno inserito
immediatamente nel loro team. Dopo due anni di esperienza, ha sentito
l'esigenza di creare una società propria, la
RoadMovie, attualmente operante nel
campo delle produzioni video. Vive a Paderno Dugnano con la moglie Maria Grazia CAMPESE, sposata nel 2004.
Diversi e numerosi i progetti che ha seguito, collaborando con molte case di
produzione, talvolta anche per un solo giorno. Citiamo la fotografia di documentari:
Kashmir (2001), Corrida (2004), Lecce (2004), Maiorca (2004); Bonino
(2004), Russia
(2004); spot: Sasch (2004), MSN (2004), Prete (2005), Sky Western (2005);
videoclip:
Questo istante (2003),
Bugo (2003),
Club 64 (2004),
Go down (2005);
corporate:
Findus (2004), Boehringer. Per vedere alcuni
lavori: www.roadmovie.it - www.giovannicovini.it - www.astudiof.it/india -
emilio@roadmovie.itIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
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