A Milano, un premio importante di Unicredit alla Comunità tursitana Exodus di don Antonio Mazzi
Premiata a Milano la comunità
Exodus di Tursi (Matera), per l'opportunità di lavoro che offre ai giovani che
hanno superato problemi legati alle dipendenze. L'importante riconoscimento
arriva da Unicredit, che ha premiato con mezzo milione di euro sette progetti
per l'inclusione dei giovani nel mondo del lavoro, realizzati da altrettante organizzazioni
no profit vincitrici del bando nazionale "Strategie di coesione sociale per i
giovani".
Tra i 266 progetti esaminati da un Comitato scientifico, coordinato
da UniCredit Foundation in collaborazione con l'Università Bocconi di Milano,
ne sono stati scelti sette che sono stati poi sottoposti al giudizio dei
dipendenti italiani di UniCredit nell'ambito dell'iniziativa "Your Choice, Your
Project", che consente di partecipare in tal modo alla definizione delle proprie
strategie filantropiche. Grazie ai contributi raccolti con "Carta E - la carta
di credito del gruppo che, senza alcun costo aggiuntivo per il titolare,
destina il 2 per mille di ogni spesa effettuata a un fondo destinato a
iniziative e progetti di solidarietà - ciascun progetto selezionato ha ricevuto
60 mila euro, mentre a quello più votato dai dipendenti UniCredit è stato
destinato un contributo aggiuntivo di 75 mila euro, poi consegnati dal
Direttore Generale Roberto Nicastro e dal Country Chairman Gabriele Piccini.
La
premiazione è stata preceduta da una tavola rotonda moderata da Maurizio
Carrara, Presidente di UniCredit Foundation,
sul tema "I giovani come motore di sviluppo dell'impresa
sociale" sul quale hanno discusso: Federica Bandini - Direttore Master
NP&COOP SDA Bocconi, Carlo Borgomeo - Presidente Fondazione con il Sud,
Felice Scalvini - Presidente Assifero - Associazione Italiana Fondazioni ed
Enti di Erogazione.
Tutti i progetti sono finalizzati
all'occupazione dei giovani, compresi tra i 15 e i 29 anni, che vivono particolari
situazioni di difficoltà. L'iniziativa ‘A bridge for life' è quella promossa
dalla Comunità Exodus di Tursi, attraverso la costituzione di un
laboratorio che si configura come un nuovo ramo d'impresa interno alla
cooperativa stessa, per la produzione di borse in tessuto. La struttura
lucana di Tursi, che è uno dei centri della fondazione Exodus, nata da
una precisa idea di Don Antonio Mazzi, è attiva da un ventennio e può
ospitare fino a 20 persone per cura e riabilitazione, ma almeno 15 in più per alloggio di
tipo diverso.
In comunità si accolgono tossicodipendenti, alcolisti, doppie
diagnosi, con disturbi alimentari, famiglie di adolescenti. Al suo interno, si
organizzano corsi di musica e di chitarra, di canto corale, cineforum, e
diverse pratiche sportive (attività di bicicletta, calcetto, palestra), ma soprattutto
risalta la dotazione di una falegnameria di 200 mq, un laboratorio di restauro
e quello di fotografia, oltre a una piccola fattoria e il campo sportivo
polivalente (info: http://www.exodus.it/index.php/case/tursi-mt).
Verdiana C. Verde
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