Alessandra Anzillotti, studentessa tursitana del Liceo di Nova Siri, in evidenza al Premio Letterario Nazionale "C'era una svolta" di Albenga (SV)
Esistono
diversi modi di valutare un'istituzione scolastica. Ci si può riferire
all'organizzazione generale e al funzionamento anche settoriale, ma di solito si
preferisce giustamente analizzare gli apprendimenti curriculari, quindi l'apprendimento
e il rendimento dei discenti e l'efficacia degli insegnamenti del docente, la
didattica.
Più sono (stati) affinati gli strumenti di indagine, più ci si
rivolge all'esterno per la lettura dei dati (o anche per gli stessi interventi
di rilevazione). Non a caso, da tempo le scuole vanno eliminando i propri
progetti di autovalutazione, pur con tutti i limiti insiti in una simile procedura.
Restano obbligatori da sette anni i test dell'Istituto Nazionale per la
Valutazione del Sistema dell'Istruzione (Invalsi o Prova Nazionale), col fine
di valutare su vasta scala i livelli di apprendimento degli studenti al terzo
anno della scuola Secondaria di Primo grado, in Italiano, Matematica e (da
poco) Inglese.
Accanto a tutto ciò, con criteri di merito e di valore
altrettanto "oggettivi", ancorché determinati da giurie esterne spesso
autorevolissime, si segnalano una miriade di appuntamenti e di circostanze ed
eventi dai quali trarre valide indicazioni sulle scuole di ogni ordine e grado
di appartenenza e sulle capacità degli studenti.
Ne sono riprova i vari e
diversificati concorsi nazionali, anche e soprattutto in ambito matematico-scientifico
e letterario per i ragazzi, chiamati a cimentarsi con schede, quiz, elaborati,
poesie, saggi brevi, inchieste, pezzi giornalistici. La differenza si ravvisa,
a parte i problemi di metodo e del grado di scientificità, nel fatto che le
valutazioni ufficiali ricercano il livello medio collettivo, mentre le
selezioni concorsuali tendono a scoprire talvolta il talento individuale, perché è noto a tutti
quanto nessuno sia profeta in casa propria.
È capitato, nei decenni trascorsi,
di sapere quanto fossero studiate qui da noi e apprezzate un po' ovunque
all'estero, e negli Stati Uniti d'America in particolare, la qualità italiana della
Scuola dell'Infanzia e della Scuola Elementare, salvo poi ricredersi rispetto
agli esiti più incerti delle inchieste ufficiali, o addirittura rimanere
interdetti di fronte alla contraddittorietà dei dati raffrontati su scala
europea e anche nei parametri geografici interni alla penisola italiana, con il
solito ritornello del sud come fanalino di coda. Noi dissentiamo da
quest'ultima lettura facilona e superficiale, tuttavia, senza nasconderci le
differenze e le criticità che pure esistono, però assieme alle eccellenze.
Siamo partiti un po' da lontano, in una sorta di lungo preambolo, per arrivare al
riconoscimento del merito della recente notizia che riguarda il Liceo Classico
di Nova Siri, sezione staccata di Montalbano Jonico (ma le scuole del materano
premiate in Italia nelle varie circostanze sono davvero tante nel corso degli
anni e anche di recente).
La diciottenne tursitana Alessandra Anzillotti,
studentessa della classe V, su un totale di circa 1.500 partecipanti, si è
classificata tra i primi quindici all'importante Premio letterario nazionale
"C'era una svolta" del Liceo Statale "Giordano Bruno" di Albenga (SV), giunto
alla XVII edizione.
Riservato agli
studenti delle Scuole medie superiori italiane e di quelle europee equivalenti,
l'iniziativa ha visto, negli anni, la partecipazione di illustri scrittori,
quali Ernesto Franco, Nico Orengo, Bruno Morchio, Ernesto Ferrero, Lorenzo
Mondo, Andrea De Carlo, Margherita Oggero, Ernico Remmert, Giuseppe Conte,
Sebastiano Vassalli, Gianrico Carofiglio, Andrea Bajani, Simonetta Agnello
Hornby, Umberto Eco, Michela Murgia, Cristina Rava.
A ciascun autore si chiede
la stesura dell'incipit di un racconto, che sarà poi continuato dagli alunni in
una prova già stabilita nel corso dell'anno scolastico. Quest'anno l'inizio è
stato chiesto alla scrittrice torinese Paola Mastrocola (premio Campiello del
2004, con il libro Una barca nel bosco) e i giovani hanno avuto il compito
di proseguire il suo "Il mistero delle scarpe scomparse". La prova è stata
effettuata nel mese di novembre e la cerimonia di premiazione in aprile.
Il
concorso vuole offrire ai ragazzi un'occasione di scrittura originale e creativa,
per valorizzare e promuovere quelle capacità legate all'espressione scritta,
offrendo ai giovani l'opportunità di entrare in contatto diretto con uno
scrittore italiano e invogliarli a riscoprire la letteratura, in particolare i
romanzi italiani contemporanei.
Allieva della prof.ssa Paola Nifosi e
consigliata dalle docenti Elisabetta Salvatrice Boccardi e Patrizia Silvano,
organizzatrici in loco della fase di partecipazione, la giovane Anzillotti,
segnalata dal sito ufficiale della scuola ligure nel ristretto gruppo dei
"finalisti", ha dimostrato una forma coerentemente allineata alla prima parte
autoriale, oltre a rivelare notevoli doti nel coinvolgente sviluppo narrativo
di due pagine, con una brillante drammaturgia teatrale (dalla commedia al dramma
sentimentale, fino all'evoluzione psicologica di una coppia nello scorrere del
tempo).
Una inventiva femminile che lascia intuire altre risorse interiori, di
immaginazione e di auspicabili progetti letterari propri, se lo vorrà, segni
evidenti di uno stile nascente, tutt'altro che studentesco, scaturito da solide
letture e robusta formazione. Peraltro confermata dalla stessa Alessandra, che
è fan entusiasta di Luciano Ligabue, la quale spera di poter arrivare al giornalismo
dopo la laurea in Giurisprudenza. Una dichiarata volontà, rivelatrice di idee
chiare, voglia di realizzare progetti e passione per la scrittura, sempre tra
sogni e realtà.
Salvatore
Verde
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