Tursi – Cosa sta succedendo all’Istituto tecnico commerciale, per geometri e tecnici del turismo “Manlio Capitolo”? Se lo domandano in molti, non solo tra gli operatori scolastici, pur in questo clima estivo. Sono contrastanti i sentimenti più sinceri di coloro, e sono tanti a parole, che vorrebbero attivarsi molto e platealmente per ottenere dei risultati nell’immediato, ma non osano perché consapevoli del rischio del danno d’immagine che comunque l’Istituto medio superiore ne avrebbe. “Alla base di questo atteggiamento contraddittorio”, ci dicono alcuni dipendenti che preferiscono comprensibilmente la riservatezza, “l’assoluto disinteresse e menefreghismo di fatto dell’Amministrazione Provinciale di Matera cui compete la manutenzione ordinaria e straordinaria, avendo realizzato la scuola appena un quindicennio addietro ed essendone proprietaria, come per legge”. Ultimamente si sono realizzati dei lavori di adeguamento all’esterno, “quasi un intervento di abbellimento di facciata”, che stranamente non ha interessato le parti strutturali interne, come da tempo denunciati dai dirigenti scolastici (nell’ordine Armando Petrocelli, il compianto Nicola Marrese e l’incaricato Angelo Castronuovo, ndr) sia alla Provincia e sia alla Prefettura. In effetti la scuola è in semitotale abbandono, con la pioggia lo sgocciolamento è in moltissime aule e laboratori informatici e multimediali, l’impermeabilizzazione dei terrazzi è un colabrodo e in condizioni di progressivo aggravamento a seguito delle ultime piogge torrenziali, le finestre non si capisce bene a cosa servano, visto che l’acqua vi penetra in abbondanza, i bagni “alla turca” non sostituiti e quasi sempre otturati. “Quest’anno erano inservibili per intere settimane e mesi, e le ragazze in casi di effettiva necessità usavano il bagno del preside; l’acqua penetrata dal soffitto ha ‘bruciato’ i sistemi di un computer rendendolo inservibile e solo il caso ha evitato danni ingenti perché i laboratori erano svuotati in attesa dei nuovi personal computer acquistati per oltre cento milioni; i collaboratori scolastici, tutti veramente disponibili, si son dati da fare per la pitturazione delle pareti, poiché gli interventi istituzionali tardavano, ma tutto si è rivelato vano, sporcato di nuovo dalle infiltrazioni abbondanti di acqua e umidità”. Di tanto squallore si è reso conto anche personalmente il presidente della Regione Filippo Bubbico, alcune settimane fa, in occasione di un incontro proprio nella scuola tursitana, “ma non sapeva spiegarsi una simile latitanza delle Autorità competenti”. Del disagio enorme e crescente si sono fatti interpreti anche a livello istituzionale locale il sindaco Salvatore Caputo di Fi, che ha “contattato il presidente Nino Carelli, ricevendone ampie assicurazioni per un pronto intervento manutentivo”, il vice Vincenzo Popia, dell’Udc, che ribadisce “non accetteremo mai manovre lesive degli interessi dell’Istitituto e meno che mai tentativi subdoli di spostamento della sede”. Sul piano politico il Presidente provinciale di An, l’avv. Giuseppe Labriola, si sta “attivando per una richiesta di visita ispettiva, tanto più che è prevista una conferenza scolastica in autunno proprio in quella sede e con la partecipazione del Sottosegretario all’Istruzione”. Salvatore Verde
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